Nemoralia, il passato e il 2018

Voce: *Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Con video – Il festival di Nemoralia (noto anche come Festival delle Torce) era celebrato dagli antichi romani, in onore della dea Diana Nemorensis (Nemorense), sulle sponde del lago di Nemi (dal latino nemus, che significa bosco sacro). Iniziava il 13 agosto, conosciuto per essere il giorno di Diana, e si concludeva il 15 agosto, ma poteva essere celebrato anche in concomitanza della luna piena di agosto. Successivamente questo festival venne trasformato nella Festa dell’Assunzione dei cattolici.
I Nemoralia quest’anno partiranno con la luna nuova che scandisce gli inizi, il fenomeno astrologico si verificherà in questa mattinata. Una buona occasione per chi durante questa festività voglia offrire, come un tempo, dell’aglio ad Ecate (assimilata a Diana), Dea della Luna Nera. Dall’11 al 13 agosto si potrà, quindi, partecipare alla rievocazione storica dei Nemoralia – Le idi di Diana, nella sua terza edizione promossa dal comune di Nemi.
Sui Nemoralia sappiamo che, nonostante Diana sia una dea cacciatrice, durante il festival la caccia era vietata.
Ovidio li descrive così:
“Nella valle Aricina, c’è un lago circondato da foreste ombrose, tenuto sacro da una religione dei tempi antichi… Su una lunga staccionata appendono molti pezzi di filo intrecciato, e molte tavolette sono collocate lì come regali riconoscenti alla Dea Spesso una donna le cui preghiere Diana ha risposto, con una corona di fiori che corona la testa, cammina da Roma portando una torcia accesa… Lì scorre un ruscello che gorgoglia dal suo letto roccioso… ”
È di dominio pubblico la conoscenza delle offerte a Diana, esse possono essere: piccole statuette in argilla o pane cotto con forma di parti del corpo che necessitano di guarigione; messaggi scritti su nastri da legare agli alberi (all’epoca anche all’altare); piccole immagini di argilla che rappresentino madre e figlio; sculture di cervi; canti e danze ed infine frutta (magari le fragole della città delle fragole).
Secondo Plutarco faceva parte del rituale (prima della processione delle torce) il lavarsi i capelli nel lago, lo Specchio di Diana, ornandoli poi con dei fiori.
Ritornando ai giorni nostri, faranno parte del programma: le visite guidate dell’11 agosto agli scavi del Santuario di Diana Nemorense e la successiva rappresentazione teatrale della processione (a cura delle Università di Perugia e di Monaco, assieme al gruppo folkloristico Terra Nemorense) delle torce, che si concluderà con un brindisi a Diana; il seminario del 12 agosto, alle ore 17:00, presso la sede di palazzo Ruspoli: “Le feste di Artemide e Diana”, secondo seminario del ciclo “Artemide e Diana. Divinità a confronto” organizzato dal Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”; una visita guidata gratuita all’interno del Museo dell Navi Romane, il 13 agosto a cura del G.A.A.L.N.A. (Gruppo Archeologico Ager Lanuvinus et Nemus Aricinum) ed alle ore 17:30.

Voce:

Voci: *Wikipedia, l’enciclopedia libera; *G.A.A.L.N.A.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post