Prematura scomparsa del caro maestro Salvatore Cantalupo

Salvatore Cantalupo è venuto a mancare lunedì 13 agosto alle 20:13 a Jerzu (NU), in quella terra sarda che lui tanto amava, dove si era recato per condurre il laboratorio “Memini” nell’ambito del Festival dei Tacchi. Era partito il primo agosto, sebbene le sue condizioni di salute non fossero ottimali per perseguire progetti e visioni, coerentemente con il suo spirito libero. Impegni vitali per “lasciare tracce, edificare luoghi” a cui non ha mai rinunciato, come gli aveva insegnato Antonio Newiller il maestro costante fonte d’ispirazione. «Sempre allievo!» ripeteva spesso, una devozione e un impegno che ha tramandato agli allievi, come fa un padre con i figli. La passione per il teatro, l’amore per la verità, la sua rabbia creatrice sono stati gli elementi di quell’unicum che ha guidato e ispirato il suo viaggio su questa terra. Noi tutti ne siamo testimoni e raccogliamo oggi, come ogni giorno trascorso insieme a lui, un’eredità incommensurabile. Nel rispetto delle volontà dell’artista, la salma verrà cremata a Olbia e le sue ceneri compiranno, infine, l’ultimo viaggio verso Napoli la terra natia. In una preziosissima nota di laboratorio Salvatore parla dell’incognita post mortem: «noi soffriamo…ma non conosciamo, non sappiamo cosa ci aspetta! – e sorridendo aggiungeva – come siamo strani!». Buon viaggio Maestro e, come dici tu, buon tutto!

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