Voyage to Tahiti: Gauguin
Parigi, 1831: nasce uno dei maggiori interpreti della pittura francese post-impressionista: Paul Gauguin. Il padre sposa Flora Tristan, una scrittrice nota discendente da una famiglia spagnola con diramazioni in Perù: fortissima di conseguenza la predisposizione all’arte ed alla fuga, verso posti lontani, remoti, completamente differenti dal luogo dove nasce il pittore, nonostante siano le viscere della più pura arte ottocentesca: Montmartre. Lo stesso Gauguin delinea la propria fanciullezza negli scritti autobiografici, ribadendo l’importanza delle sue radici “esotiche”: il padre Clovis Gauguin, spaventato da un clima politicamente teso, decide di approfittare delle radici di sua moglie per fuggire a Lima, in Sud America con tutta la famiglia. La giovinezza di Paul, evidente soprattutto nelle sue opere, si svolge quindi in un borgo pittoresco, idillico e che rimpiangerà fortemente, prima di un quasi definitivo ritorno:” Ho una notevole memoria visiva e ricordo ancora quel periodo, la nostra casa e parecchi avvenimenti: il monumento della Presidenza, la chiesa con la cupola tutta di legno scolpito […]”. Il tema del viaggio, dei colori, dei sapori e della fuga in una realtà più dolce: questo è ciò che si racconta nel film diretto da Edouard Deluc, da lui stesso sceneggiato assieme a Etienne Comar, Thomas Lilti e Sarah Kaminsky a partire da un libro di memorie di Gauguin dal titolo “Noa Noa”. Gauguin: Voyage to Tahiti vede come suo protagonista l’attore francese Vincent Cassel, perfetto per un personaggio così emblematico e nostalgico. Uno dei più cari amici di Vincent Van Gogh, Gauguin sentì che il suo animo aveva bisogno di essere salvato, che stava per soffocare. La sua partenza implicò la rottura definitiva con l’amico olandese: tuttavia l’unica cosa che lo rese realmente felice nella sua vita, fu rappresentare quei colori, innamorarsi di donne con un bagliore negli occhi, che non fu capace di trovare a Parigi, dove si sentiva perso. Nel suo lungo e appassionato periodo di attività, non aveva compratori, ne successo: ma la sua felicità raggiungeva le stelle. “Io sono felice. Felice come un bambino.”
Attendiamo con ansia le date per questo viaggio meraviglioso da fare assolutamente, al cinema.