“Aumenta il rischio di infarto”, nuovi studi “contro” la sigaretta elettronica
Non si creda che l’alternativa fornita dalle sigarette elettroniche costituisca un “toccasana” per la salute dei fumatori. Sono numerosi gli studi che si stanno focalizzando sugli effetti dei vapori descritti dai produttori come assolutamente innocui e che purtroppo stanno rivelando numerose criticità anche di questi apparati. A dimostrarlo l’ennesima ricerca che è stata recentemente effettuata da ricercatori della Università della California a San Francisco, dove è stato monitorato l’effetto della «nicotina elettronica» esaminando i dati di 70’000 persone. È inoltre emerso che il contemporaneo uso di E-cig e sigarette convenzionali sembra essere più pericoloso rispetto all’utilizzo di entrambi i prodotti singolarmente e aumenta il rischio di infarto cinque volte rispetto alle persone che non usano nessuno dei due. A 69’452 persone è stato chiesto se avessero mai usato sigarette elettroniche o tradizionali e se avessero mai avuto un infarto. Tra i 35’352 consumatori ed ex consumatori di sigarette elettroniche, 333 (3,6%) ha avuto un attacco cardiaco, con la percentuale più alta (6%) tra coloro che utilizzavano e-cig o sigarette ogni giorno. Nell’analisi, circa il 66% di chi ‘svapava’ fumava anche tabacco. Per coloro che hanno usato entrambi i prodotti ogni giorno, le probabilità di avere avuto un attacco di cuore sono state 4,6 volte quelle di chi non aveva mai usato nessuno dei due. Ma non mancano buone notizie. “Il rischio di infarto inizia a diminuire immediatamente dopo aver smesso di fumare e i nostri risultati suggeriscono che lo stesso è vero quando smettono di usare le sigarette elettroniche”, ha detto Stanton Glantz, direttore del Centro UCSF per la ricerca e l’educazione sul controllo del tabacco. Lo studio, pubblicato nell’American Journal of Preventive Medicine, è stato presentata alla conferenza sulla salute del cuore 2018 della Society for Research on Nicotine and Tobacco.