“Tra le buche di Roma, tra la spazzatura di Napoli… e tra le grandi passerelle della moda di Milano”
Il 17 settembre 2018, sarà trasmessa dalla Fox la prima puntata di una nuova serie televisiva in chiave di commedia italiana: Romolo+Giuly: la guerra mondiale italiana. Il progetto riprende, più che in maniera evidente, una delle storie d’amore più struggenti e amate della letteratura mondiale senza tempo: Romeo e Giulietta di William Shakespeare; questo colosso della letteratura inglese viene completamente rovesciato in un “conflitto tra l’opulenta e “fighetta” Roma Nord e la verace e “coatta” Roma Sud”. Ciò che in realtà ci interessa non è il progetto in se, in cui è stato più volte sottolineato il termine “coatto”; non è l’apparente ironia e satira che si spera sia l’intento di alcune sfumature della serie stessa; il problema della vicenda, sta nella tragicità della sua pubblicità, in onda su Sky: il conduttore televisivo Giorgio Mastrota, delinea in una classica vendita televisiva l’unicità del suo nuovo prodotto, per l’appunto “Romolo+Giuly: la guerra mondiale italiana”. Nonostante la solerzia impiegata nel chiarire i punti fondamentali, non sono stati ovviamente messi da parte ne i “buchi di Roma” e ne la “spazzatura di Napoli”, luoghi in cui è ambientata la vicenda. Fatta una strana e casuale eccezione per Milano, definita chissà per quale motivo,luogo di “grandi ed importanti passerelle”. Possibile che Mastrota abbia confuso il FORO romano, con delle buche? O il Museo Archeologico nazionale di Napoli come una montagna di spazzatura? Si sarà sentito in difetto forse dinanzi a tali colossi presenti nella capitale, o ad uno dei centri culturali più attivi del mondo, per le povere, misere passerelle di Milano?
In un clima politico così arido di compassione, in un momento in cui il razzismo è il NOSTRO pane quotidiano, dei commenti del genere paiono a dir poco fuori luogo, e di cattivo gusto. Continuare a parlare della sporcizia di Napoli, o dei problemi di Roma nel 2018, pare veramente incredibile. Immaginate ora di svegliarvi un mattino per ritrovarvi nel medioevo. Lo state già facendo. Ogni giorno che passa siamo sempre più medioevali, con questi pensieri, questi pregiudizi, queste torture.