Juncker annuncia creazione polizia dell’Unione Europea: diecimila uomini alle frontiere

Una polizia di frontiera europea di circa 10mila uomini con capacità di sorveglianza sul territorio europeo e poteri di partecipazione ad operazioni di rimpatrio dei migranti.
A tre mesi dal Consiglio europeo di giugno ed in vista del vertice dei Capi di Stato e di governo a Salisburgo, la Commissione europea lancia la sua proposta su uno dei dossier più scottanti, i migranti.
Un’emergenza che agita da tempo le cancellerie europee, in particolare i Paesi della sponda sud, tra cui l’Italia che da mesi batte i pugni sui tavoli europei chiedendo maggiore solidarietà e condivisione di fronte alla riluttanza e alla chiusura di alcuni stati membri.
La creazione di una Guardia europea delle coste e dei confini che miri a rafforzare Frontex, trasformando l’agenzia Ue in un vero e proprio corpo di polizia di frontiera con un compito decisivo sui rimpatri sarà annunciata dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker nel suo discorso sullo stato dell’Unione mercoledì prossimo alla Plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo.
Una notizia rilanciata dal quotidiano spagnolo El Pais che trova conferma a Bruxelles in vista di un intervento, l’ultimo del presidente della Commissione sullo stato dell’Unione, che si focalizzerà proprio sul tema migranti.
Un mese dopo a Vienna, in occasione dell’avvio della presidenza di turno austriaca del Consiglio dell’Ue, Juncker aveva annunciato per settembre la proposta legislativa della Commissione Ue per dotare Frontex di 10mila unità aggiuntive entro il 2027, irrobustendone così il mandato.
E nei giorni scorsi il tema era stato ripreso anche dal Commissario europeo alle Migrazioni, Dimitris Avramopoulos. Servono azioni immediate.
Le misure che presenteremo (trasformazione dell’Agenzia delle guardie di frontiera e guardacoste, Frontex, in una vera e propria polizia europea) vanno in questa direzione», aveva spiegato il commissario anche in vista del vertice di Salisburgo del 20 settembre dove è attesa una svolta sulle modifiche della missione Sophia, anche alla luce del pressing italiano.

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