Prima festa e “Ru’ pirigliu” a Petrulo di Calvi Risorta

Oggi, sabato 29 settembre 2018, a Petrulo di Calvi Risorta, nella piazza “Platani” – via XX Settembre – si celebrerà la prima festa e “ru’ pirigliu”. Nei primi anni del dopoguerra, anni ’50 e ’60, spesso si verificavano diverbi e litigi, quasi sempre causati dalla contesa di una giovane donna o di un interessato sguardo, non gradito, rivolto alla fidanzata, ad una parente o ad un’amica. (La predetta piazza non è stata scelta a caso, negli anni in questione costituiva l’ingresso al centro abitato e il luogo era privo di qualsiasi forma di illuminazione e tali condizioni favorivano la messa in pratica di azioni punitive). Subito ci si organizzava in squadre, “bande”, e si preparava la vendetta definita e “ru’ pirigliu”. Nei confronti dei forestieri che ritornavano nel centro caleno venivano organizzate e messe in atto delle vere e proprie imboscate con la tecnica della “rappresaglia”, sia individuale che di gruppo, le cui conseguenze non erano affatto piacevoli. L’odierna manifestazione non vuole rappresentare e rievocare tali incresciosi episodi, peraltro facenti parte del costume e della mentalità del tempo, oggi anche improponibili e da condannare, senza se e senza ma, bensì intende richiamare, nella località di Petrulo di Calvi Risorta, ove si verificavano, più di frequente, le predette “risposte” punitive, cittadini di ogni età e di ogni condizione sociale di Calvi e delle vicine realtà territoriali per trascorrere tutti insieme una gioiosa e festosa serata di fine estate e consumare, fra le tante pietanze gastronomiche calene, i prodotti tipici quali il guanto e la pizzonta. La serata sarà allietata e resa gradevole e piacevole dal concerto, alle ore 21.00, del complesso musicale “Blues Band e Friends”. Un plauso per l’ originale e inaspettata iniziativa e per l’impegno profuso nel porla in essere va a Sergio Izzo, Gino Santillo, Andrea Querceto, Alberto Izzo, Antonio Compagnone e Pietro Valle. Piace riportare l’affermazione dialettale coniata, a suo tempo, su tali episodi caratteristici e circostanze particolari “Ptrulu scappa e fuje chi tropp c’ pass a pell c’ lass” che in lingua italiana sta a significare “Petrulo, scappa e fuggi, chi troppo ci passa a pelle ci lascia” e si ritiene opportuno fare, anche, una riflessione conclusiva: i giovani di oggi sembrano sempre più lontani dal recente passato ma poi si dimostrano interessati e motivati a riproporlo ai loro coetanei anche se con modalità, forme, percezioni e sensibilità diverse e a farlo rivivere ai meno giovani con la serenità e la maturità acquista nel tempo.

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