Tripoli ancora isolata
Tripoli. Un “colpo di mortaio” è stato lanciato ieri sull’Aeroporto “Mitiga”, l’unico ancora in attività nella capitale libica, causando nuovamente la sospensione dei voli, dopo quella delle due settimane scorse, dovuta a scontri fra miliziani.
Lo riferisce l’emittente Libya Al Ahrar: “Sospensione dei voli verso l’aeroporto di Mitiga dopo la caduta di un obice”, citando anche il Presidente dell’Autorità dell’Aviazione Civile libica, Mohamed Beitelmal. Aggiunge: “Vista la nuova caduta di ordigni, nella notte scorsa sull’aeroporto internazionale di Mitiga, sparati da parti irresponsabili, sono state impartite istruzioni, stamattina, per la sospensione dei voli da e per lo scalo, fino a nuovo ordine.
L’episodio avviene dopo che il 25 settembre scorso, le milizie in lotta per in controllo della capitale avevano concordato un nuovo cessate il fuoco (dopo quello naufragato del 4 settembre) e l’uscita dalla capitale delle due formazioni che l’avevano attaccata. Gli scontri, che per un mese avevano infuriato a intermittenza nella parte sud di Tripoli, hanno causato almeno 117 morti e 404 feriti, con lesioni gravi e medie, secondo un bilancio ufficiale diffuso il 26 settembre. L’aeroporto era stato chiuso il 31 agosto e riaperto il 7 settembre, per poi tornare a fermarsi il 12 settembre, a causa di un lancio di razzi. La più recente riapertura era stata annunciata mercoledì scorso, con una ripresa dei voli avvenuta durante il fine settimana.
L’Aeroporto “Mitiga”, sul mare e a 8 km dalla famosa Piazza dei Martiri, è l’unico in funzione a Tripoli, poiché più periferico (a 25 km), chiamato semplicemente “Internazionale”, è chiuso dall’estate del 2014, quando fu danneggiato dai massicci combattimenti dell’epoca.