Carabinieri infedeli vittime del sistema Ufficiali Comandanti ancora impuniti Ministro della Difesa complice
Apprendiamo con favore, la circostanza che il carabiniere implicato nel caso Cucchi, abbia ascoltato il consiglio di questo Sindacato e della sua coscienza, nel raccontare la verità su quanto accade di “solito” nelle caserme dell’Arma, dove i superiori impongono una “omertà” di tipo mafioso, pena l’essere tacciati per “traditori”. Non a caso lo stesso collega riferisce di una Relazione di servizio in merito, già redatta e consegnata 9 anni fà, della quale si è perso traccia, che fà emergere la chiara responsabilità di chi dirige e vuole tale sistema omertoso.
Non analogamente hanno fatto i due colleghi di Firenze, implicati nel caso del presunto stupro di due cittadine americane. Anche a loro avevamo consigliato di dire da subito la verità, nell’evidenziare “l’andazzo” che esisteva a Firenze che li ha portati a quel gesto ignobile, ovvero le “confidenze” esistenti tra i carabinieri in servizio ed i turisti a Firenze. Gli avevamo anche consigliato di non lasciarsi abbindolare da “falsi profeti” che gli avrebbero solo dato false promesse e spillato molti soldi, in quanto entrambi erano “spacciati” non tanto per i presunti reati ordinari, ma per quelli militari puntualmente giunti. Anche a loro consigliamo di dire la verità sui propri superiori.
Questo Sindacato si è occupato di tanti analoghi casi del genere, uno fra tutti, il caso del Carabiniere Sergio Ragno sulle cui cause di morte è stato tenuto il silenzio per anni, e sul quale la Procura Militare di Roma, da questo Sindacato adita con i familiari, ha graziato gli allora comandanti ( Gen. Del Sette n.d.r.) lavandosene le mani e mandando tutto alla Procura Ordinaria di Firenze.
Per tali motivi, da oltre 20 anni combattiamo per avere un Libero Sindacato nell’Arma dei Carabinieri, dove poter indottrinare i colleghi sul non lasciarsi prendere la mano in situazioni per le quali i superiori fanno credere di essere impuniti, e sulla vera realtà esistente nell’Arma, dove spesso si agisce sul filo di lana, tra legalità e illegalità, sempre minacciati, spronati e indotti a nuove operazioni di servizio dai soliti ufficiali comandanti, che agiscono per motivi presenzialistici e di carriera. L’Arma necessita di una concreta riforma e dal di dentro. Purtroppo alle Lobby dei generali si è aggiunta anche la neo Ministra Trenta che continua ad avallarli ed a coprirli.
Il Segretario Generale Nazionale
Sindacato Carabinieri e Militari U.N.A.C.
Dr. Antonio Savino
Per ulteriori approfondimenti si rimanda all’U.N.A.C. Unione Nazionale Arma Carabinieri Sindacato Autonomo Carabinieri e Militari che ha Sede Legale Coordinamento Nazionale in Via Dante, 65 a BARI, i cui recapiti sono Tel. Centralino 080/2371240- 14 linee. Per ulteriori aggiornamenti si rimanda ai portali www.carabinieri-unione.it, www.carabinieri.tv oppure per informazioni è possibile scrivere a presidenza@carabinieri-unione.it . Si ricorda che l’UNAC ha sedi di rappresentanza a Roma, Bari, Caserta, Catanzaro, Messina, Cosenza, Napoli, Milano, Cagliari, Agrigento, Sassari, Trapani, Enna, Palermo, Udine , Genova, Venezia, Brescia, Vicenza, Bergamo, Salerno, Cuneo, Bologna, Firenze, Avellino, Parma