Medioevo Caleno: la cattedrale romanica di San Casto Martire
Costruita verso la fine del IX secolo, la Cattedrale romanica di Calvi Risorta è indubbiamente l’opera più rappresentativa e meglio conservata del Medioevo Caleno. Realizzata sotto il vescovado di Falcone II e finanziata dai signori della città Landone Scannacavallo insieme ai figli Roberto e Ruggero; alla cattedrale vi si accede mediante un grosso portale in marmo composto da due pilastri architravati reggenti un arco a tutto sesto decorato con un fregio a bassorilievo. Il fregio presenta decorazioni floreali e leonine alla sommità e alla base ci sono delle figurette umane. Un secondo ingresso si trova sulla sinistra formato da un portale di minori dimensioni la cui facciata era all’epoca costituita da un blocco di pietra scuro apparentemente ad un sarcofago longobardo, oggi traslata e conservata all’interno.
Internamente la cattedrale e formata da tre navate ed un transetto. Al di là di esso, al di sopra di cinque gradini, si innalza il presbiterio con al centro l’altare maggiore di epoca settecentesca realizzato con marmi policromi di stile barocco. Alle spalle, c’è il coro disposto a semicerchio lungo l’abside centrale a sua volta coperta da una volta a crociera sorretta da colonne di stili ed epoche differenti, dimostrazione della ricca presenza artistica che si è susseguita nel corso degli anni in questa zona.
Il cuore più antico della cattedrale è rappresentato dalla Cripta dove riposano le reliquie di San Casto Martire. L’esterno ha forme severe e semplici rimarcate dalla pietra locale che è stata usata per la sua edificazione, ovvero il tufo grigio. Il campanile di fattezza rinascimentale, si innalza sul margine della fiancata destra della cattedrale
Discretamente conservata, e testimonianza della ricchezza artistica dell’agro caleno, la cattedrale è un piccolo gioiello da valorizzare e da far conoscere ai più.