Ridato decoro e splendore alla chiesa del seminario/convento passionista di Calvi Risorta
Il compianto Padre Gaspare Vittorio Sassani (1919 – 2001) nel libro “Calvi Risorta, il Seminario e i Passionisti” (1994) compie una disamina completa ed esaustiva sui Passionisti a Calvi Risorta (1925 – 2016). P. Gaspare scrive che i Passionisti presero possesso del seminario il 6 agosto 1925 e si misero subito all’opera per le dovute riparazioni e preparare al più presto i locali: camerate, sale da studio ed altre pertinenze per accogliere gli alunni che dovevano arrivare da Paliano. Tra i tanti lavori attivati “fu aperta una chiesina che occupa tutto il lato destro di chi entra dalla parte centrale. Questo lavoro riuscì pesante, dovendosi abbattere due tramezzi e, quello che mette al presbiterio, essendo muro maestro, presentò più difficoltà perché si dové fare un fortissimo arco di mattoni fin dalle fondamenta. La chiesetta fu ricavata da tre stanze, più un’altra stanza per il presbiterio, con altare in marmo e la nicchia per bella statua della Vergine delle Grazie. Durante il superiorato del P. Norberto, con l’aiuto di anime buone, devote alla Madonna, si pensò al rinnovamento delle due corone che solennemente furono poste sul capo di Gesù Bambino e della Madonna”. Preparata la chiesa il P. Provinciale pensò anche a una discreta pitturazione. L’Assunta che è nel mezzo della volta è del prof. Ballerini di Roma, mentre la decorazione delle pareti del pittore sig. Alberto Albani e i marmi del sig. Barra di Sora. Nel 1975, a cinquanta anni dal possesso del seminario e anche per il bicentenario della morte di San Paolo della Croce, la comunità passionista provvide al restauro della chiesa e offrì alle tre parrocchie di Calvi (San Nicola di Bari, San Nicandro Vescovo e Martire e San Silvestro Papa) la predicazione delle SS. missioni. Per ciò che riguarda il restauro della chiesa e la pitturazione della statua della Madonna delle Grazie il lavoro fu eseguito dal pittore Fiorentino Ciccarelli di Vitulazio. Il lavoro, invece, delle vetrate istoriate artistiche ai quattro finestroni della chiesa e cioè: San Paolo della Croce, San Silvestro, San Nicandro e San Nicola è del maestro Antonio Virgilio di Napoli. In ottemperanza alle nuove disposizioni liturgiche si provvide , anche, ad installare l’altare rivolto ai fedeli. La chiesa si presentava, fino a pochi giorni or sono, con tutta l’usura del tempo trascorso: intonaco cadente, pittura delle pareti laterali e retrostanti l’altare molto sbiadita e volta con intonaco e pittura in precarie condizioni. Tutto ciò ora appartiene al passato. I lavori necessari, in pochissimo tempo, sono stati fatti e la chiesa ha riacquistato decoro, splendore, visibilità e vivibilità. Anche le statue e i quadri dei Santi hanno trovato una diversa e più razionale collocazione e si registra, come giusto che fosse, un’evidenziazione delle figure della famiglia passionista che hanno meritato la beatificazione e la canonizzazione. Quanto opportunamente e meritoriamente è stato fatto è da ascrivere al Passionista P. Gianluca Zanni, parroco della locale comunità di San Nicola, che con lo stile e il garbo che lo contraddistingue, in silenzio e senza clamore, ha posto in essere gli interventi necessari a ridare splendore e decoro alla chiesa del seminario/convento. A conclusione dei lavori e a chiesa riaperta P. Gianluca ha informato i fedeli del restauro fatto. La comunità tutta, grata e riconoscente, dice “Grazie Padre Gianluca”.