Si ritorna a “vendemmiare a Pompei”
Si vendemmia a Pompei in 15 aree a vigneto ‘archeologico’ del Foro Boario, della casa del Triclinio estivo, della Domus della Nave Europa, di Caupona del Gladiatore, di Caupona di Eusino, dell’Orto dei Fuggiaschi. Simbolo di questa tradizione che si rinnova dal 1994 è il brindisi con il vino, Villa dei Misteri Annata 2011, prima produzione frutto dell’uvaggio storico di Piedirosso e Sciascinoso cui si aggiunge il primo raccolto di Aglianico.
Risale infatti al 2007 l’ampliamento del progetto con l’individuazione di ulteriore aree da ripristinare a vigneto, destinandole integralmente alla coltivazione del nobile vitigno Aglianico una delle varietà più rappresentative della viticoltura dell’antichità naturalmente adatto alla produzione di grandi vini rossi da lungo invecchiamento. La forma di coltivazione selezionata a tale scopo è stata l’alberello, che meglio si adatta, nel microclima di Pompei, al vitigno Aglianico, in un connubio perfetto tra il vitigno di origine greca (“Vitis Hellenica”) e la tipica potatura corta ellenica.
La rituale raccolta delle uve dei vigneti nell’area archeologica si ripropone come da tradizione, giovedì 25 ottobre presso il vigneto della Casa del Triclinio estivo per celebrare la XIX edizione della vendemmia a Pompei, frutto di un rigoroso percorso scientifico di studio delle antiche tecniche di viticoltura.
Brindisi iniziale alle ore 10,00 con il Direttore Generale Massimo Osanna e il Prof. Piero Mastroberardino per celebrare la consolidata collaborazione con l’Azienda Vinicola Mastroberardino che, nell’ambito degli studi di botanica applicata all’archeologia condotti dal Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco archeologico di Pompei, si è negli anni presa cura delle ricerche preliminari, dell’impianto e della coltivazione dei vigneti dell’antica Pompei, oltre a dar vita al pregiato vino “Villa dei Misteri” che rappresenta un modo unico per raccontare e far conoscere Pompei con la sua cultura e la sua tradizione antica e quale luogo di valorizzazione e, al tempo stesso, di difesa del territorio, del paesaggio e dell’ambiente