Calvi alla riscoperta dei suoi borghi e delle sue tradizioni
Dopo la riuscita manifestazione della prima festa del “Ru’ pirigliu” svoltasi il 29 settembre u.s., in piazza “Platani” nella località di Petrulo di Calvi Risorta, Gino Santillo, Sergio Izzo, Antonio Compagnone, Alberto Izzo, Pietro Valle e Antonio Cernicchiaro hanno sapientemente posto in essere un’altra iniziativa per riscoprire un altro significativo borgo di Calvi Risorta e per rinverdire le tradizioni calene. Pertanto, domani, 3 novembre 2018, con inizio alle ore 17, nella località “Giudea” della borgata di Petrulo, via Nicandro Zitiello (foto), si potrà gustare una ricca e variegata gastronomia e apprezzare e godere musiche, canti melodici e folckoloristici eseguite e interpretati da giovani cantanti e artisti caleni. La località prescelta è una delle più antiche dell’Agro caleno e , dunque, si ritiene utile e doveroso fornire brevi notizie storiche in merito. Il 12 aprile del 1583 il Vescovo Fabio Maranta visita a Petrulo la chiesa di San Nicandro Vescovo e Martire (chiesa vecchia), edificata nel 1106, fuori dal centro abitato, dai monaci di San Basilio ai tempi dell’iconoclastia. Il predetto luogo di culto distava dal borgo un quarto di miglio (tra i 400 e 500 metri) e si deve ritenere che il piccolo centro di Petrulo era costituito dal caseggiato della Giudea (in dialetto locale “Iurea”). Il termine Giudea scomparve con la fine della guerra civile spagnola, iniziata il 17 luglio 1936 e terminata il 1 aprile 1939, e così Via Giudea di Petrulo di Calvi Risorta cambiò il nome in Via Nicandro Zitiello. Questi, cittadino caleno “doc”, nacque l’8 ottobre 1910 e il 23 giugno del 1938, l’ultimogenito Andrea era nata da pochi giorni, fu richiamato alle armi e inviato in Spagna a combattere nella guerra civile e ivi trovò la morte il 2 luglio dello stesso anno per le ferite riportate durante un bombardamento aereo. I suoi resti riposano nel Sacrario Militare Italiano di Saragozza. La manifestazione di domani interesserà tutta via Nicandro Zitiello, dal fabbricato Palmieri a quello del compianto Francesco Izzo, passando per il fabbricato De Cesare che sulla parete esterna presenta un rilievo scultoreo che rappresenta un rito religioso e sotto l’arco dell’ingresso principale vi è rappresentata una scena religiosa. In tale strada, molto antica e caratteristica, saranno preparate e consumate le rinomate pizzonte calene, i saporiti broccoli con la locale salsiccia di maiale e nel forno della sig.ra Anna Delle Fave, edificato a ridosso della strada, saranno preparate succulente pizze napoletane di varie grandezze e di varie specialità. L’evento sarà impreziosito, anche, dal valido contributo dei complessi musicali locali che proporranno, in sintonia con la finalità dell’iniziativa (conoscenza, rivisitazione e rivalutazione del luoghi antichi e caratteristici di Calvi e delle loro tradizioni), musiche, melodie tradizionali e folkloristiche di tempi lontani e recenti che hanno segnato la storia locale e scandito il trascorrere del tempo a Calvi e nell’Agro caleno. Un doveroso e sentito plauso agli ideatori e organizzatori dell’evento che con la meritoria iniziativa posta in essere hanno intrapreso il percorso, non certo facile, della riproposizione delle nostre radici con la valorizzazione dei luoghi “storici” e delle tradizioni che hanno segnato “epoche” e, pertanto, i caleni tutti auspicano che quando prima altri luoghi/borghi di Calvi vengano proposti all’attenzione pubblica per una loro giusta, doverosa e opportuna riconsiderazione e rivalutazione.