Il trasporto in ambulanza non è sempre gratuito: quando e quanto si paga

Il costo del trasporto in ambulanza è a carico del Servizio Sanitario Regionale solo quando le condizioni di salute del richiedente non consentano il trasporto con altri mezzi. Negli altri casi il costo si addebita al cittadino.
Nonostante il Decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992 stabilisca che gli oneri delle prestazioni di trasporto e soccorso sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale, occorre fare delle distinzioni: solo nei casi d’urgenza e quando l’utente è totalmente impossibilitato a raggiungere l’ospedale con altri mezzi, il servizio di trasporto in ambulanza avviene gratuitamente.
In tutti gli altri casi chi ne fa richiesta è tenuto a pagare in tutto o in parte il trasporto poiché le spese di pronto soccorso non sono comprese nei livelli essenziali di assistenza e per essere è obbligatorio pagare il ticket sanitario.
A giustificare il pagamento del servizio c’è la volontà di scoraggiare tutti quelli che richiedono il trasporto in ambulanza con leggerezza anche in assenza di una vera urgenza.
Il trasporto in ambulanza è a pagamento nei seguenti casi:
-quando l’intervento non è disposto dalla Centrale Operativa del 118;
-quando non sussistono le condizioni di emergenza/urgenza;
-quando le condizioni cliniche del paziente consentono il trasporto con altri mezzi;
-quando al trasporto non è seguito ricovero ospedaliero; quando il trasporto non è stato diretto all’ospedale territorialmente competente o ad altro ospedale identificato dalla Centrale operativa;
-quando la chiamata è originata da un ‘assunzione incongrua di alcool, tale da non richiedere alcun trattamento sanitario e l’utente non è affetto da altre patologie concomitanti che giustifichino l’intervento di soccorso;
-quando l’utente ha dapprima rifiutato il trasporto in ambulanza e successivamente ha richiesto nuovamente l’invio della stessa;
quando la richiesta di soccorso è stata generata da sistemi di allarme automatico(es. sensori urto autoveicoli) e non vi è stata effettiva necessità di soccorso e l’utente non ha contattato tempestivamente la Centrale 118 per annullare allarme.
Ricordiamo che questa elencazione non è tassativa e che ogni Regione può disciplinare il trasporto in ambulanza con disposizioni differenti.
E quanto costa?
Il costo del trasporto in ambulanza varia – anche sensibilmente- in base a diversi fattori: in primo luogo ogni Regione può stabilire il proprio listino prezzi per le prestazioni non urgenti, in secondo luogo le tariffe oscillano a seconda dell’associazione o della società che presta il servizio.
Generalmente il trasporto in ambulanza ha un costo di € 150 senza medico e € 250 in presenza del medico.
Spetta al medico della Centrale Operativa 118, sentito eventualmente il medico del Pronto Soccorso accettante, verificare se esistono o meno le condizioni per il pagamento del servizio di ambulanza.
Quando il trasporto in ambulanza è gratuito, il medico è tenuto ad accertare le condizioni cliniche del beneficiario successive al trasporto per verificare che l’urgenza sussista e che l’utente non abbia volutamente riferito una situazione diversa da quella reale al fine di ottenere il servizio gratuitamente.

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