Scarcerato per l’accusa di aver provocato la morte del nostro Eroe Emanuele Reali
Pasquale Attanasio, secondo il Giudice, non sapeva di essere inseguito dal Vice Brigadiere Emanuele Reali. “Non ci sono elementi di gravità indiziarie per attivare una misura nei confronti dell’indagato in merito all’ipotesi di reato relative alla morte cagionata per altro reato”.
Anche se l’Attanasio, per il momento, resta in carcere con l’accusa di furto ma siamo certi che presto lascia il carcere poiché gli altri tre componenti sono passati al di qua delle sbarre.
A cosa è servito il gesto eroico del nostro Eroe quando poi l’indagato viene scarcerato dall’accusa di resistenza a Pubblico Ufficiale. Non è la colpa dei Giudici ma dei nostri Legislatori, e non mi riferisco agli attuali perché in carica da poco tempo, ma di tutti coloro che si sono alternati passando per il centro destra, il centro sinistra, il centro, i liberali e chi più ne ha più ne mette. Tutti sullo stesso piano! Tutti a proteggere i delinquenti e non le vittime. Purtroppo, un’amara riflessione la nostra: “per caso i nostri Legislatori non hanno stretto un patto con la malavita organizzata perché spesso vi ricorrono per chiedere dei voti e la contropartita è quella di NON toccare certe leggi che proteggono: ladri, spacciatori, prostitute, contrabbando ecc. Se i malfattori finissero in cella e la chiave “buttata via” per almeno una quindicina di anni, siamo certi che prima di commettere atti illeciti, ci penserebbero una volta in più iniziando a rifiutare gli “incarichi malavitosi”. In questo modo coloro che mavovrano i fili della malavita organizzata troverebbero difficoltà a cercare “manovalanza”. A Te, Emanuele sei e resterai il nostro Eroe.