Caserta, l’Azienda Ospedaliera aderisce anche quest’anno alla Giornata mondiale del diabete
In occasione della Giornata mondiale del diabete, il dottor Mario Parillo, responsabile dell’Unità Operativa di Endocrinologia e Malattie del Ricambio del Dipartimento di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”, ha organizzato per oggi domenica 18 novembre un presidio diabetologico in città.
Verrà allestito un punto d’incontro dalle 9,30 alle 13 presso il Circolo Nazionale di Caserta in via Mazzini, all’angolo con piazza Margherita, per dare informazioni sulla prevenzione e la cura del diabete e per controllare la glicemia.
Ancora una volta il nosocomio casertano, per volontà del direttore generale Mario Nicola Vittorio Ferrante, si apre all’esterno mettendo a disposizione della cittadinanza le proprie risorse e competenze professionali.
La Giornata mondiale del diabete, patrocinata tra l’altro dalla Sid, la Società Italiana di Diabetologia, e dall’Amd, l’Associazione Medici Diabetologi è stata dedicata quest’anno alla famiglia come “culla della prevenzione”.
Le parole del dottor Mario Parillo: “Due problematiche molto attuali e dove purtroppo c’è poca informazione sono la diagnosi precoce e la prevenzione del diabete tipo 2. Infatti, spesso la malattia viene diagnosticata quando i valori glicemici sono molto elevati. Il diabete inizia in modo subdolo e asintomatico per cui è necessario attuare degli screening sulla popolazione a rischio per fare una diagnosi precoce. Le persone a più alto rischio, su cui quindi è necessario praticare uno screening per la diagnosi precoce, sono i parenti di primo grado di pazienti diabetici, i soggetti obesi, ipertesi, iperlipidemici, donne che hanno avuto diabete durante la gravidanza. In questi soggetti almeno una volta all’anno andrebbe controllata la glicemia a digiuno. In questi stessi soggetti ad alto rischio di diabete, anche se con glicemia normale, andrebbe effettuata la prevenzione. Il diabete, infatti, si può prevenire con semplici modifiche di stila di vita, cioè alimentazione corretta e attività fisica. Il fattore di rischio più alto per il diabete tipo 2 è infatti l’aumento di peso, per cui se noi preveniamo l’aumento di peso o facciamo perdere peso (anche in piccola entità) riusciamo a prevenire il diabete. Per far ciò è importante il coinvolgimento di tutta la famiglia che può aiutare a riconoscere i primi segni di malattia. Si può prevenire e gestire il diabete modificando lo stile di vita con alimentazione corretta di tutti i componenti della famiglia. Per tale motivo la Giornata di quest’anno è stata dedicata a famiglia e diabete”.