Il Sebeto: il fiume perduto di Napoli restituisce le sue tracce, nuovi dati sulla sua esistenza

Il fiume Sebeto è uno di quei piccoli “misteri” tutti napoletani la cui storia da anni attrae studiosi e curiosi di ogni tipo. Un fiume noto in antichità e apparentemente scomparso nel nulla intorno al XIV secolo.
Celebrato da scrittori ed artisti, fontane e tanti altre evidenze, la ricerca del suo originario percorso arrovella storici ed urbanisti da generazioni.
Come racconta il Mattino la storia di questo “fiume dimenticato” potrebbe essere arrivata ad un importante svolta.
Nei giorni scorsi la notizia della scoperta di alcune sorgenti d’acqua all’interno dell’ex macello comunale di Poggioreale aveva destato curiosità ed entusiasmo anche tra i residenti del quartiere che non hanno dubbi sulla relazione di queste sorgenti con il fiume dimenticato.
A questa già incredibile notizia, si aggiunge quella dei tecnici di Abc che con Carmine Meloro, presidente della Commissione Ambiente, hanno effettuato un sopralluogo alle sorgenti in questione ed hanno potuto verificare in via preliminare, in attesa di analisi approfondite sui campioni, che si tratta di acqua pura che non ha alcune tipo di relazione con le condutture esistenti.
Si tratterrebbe, dunque, proprio di una nuova falda acquifera che si avvicina molto ad uno dei rami del Sebeto che tradizionalmente era identificato proprio in quest’area di Napoli EST.
Nuove campionature e sopralluoghi tecnici saranno effettuati nei prossimi giorni per capire origine e natura della falda, se l’esito di questi studi fosse quello atteso la scoperta potrebbe dare nuovo impulso anche turistico a quest’area della città.
Fonte: grandenapoli.it

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