Convegno a San Pietro Infine per ricordare Don Antonio Colella, il “prete buono”.
Sabato 17 novembre 2018, presso la Sala Convegni del Comune di San Pietro Infine, si è tenuto un importante incontro per ricordare la figura dello scomparso Don Antonio Colella, più conosciuto nell’alto casertano e nel cassinate con l’appellativo di “prete buono”. Dopo la Santa Messa celebrata presso la chiesa di San Nicola Vescovo e San Michele Arcangelo, un parterre di relatori ed amministratori locali, proprio delle comunità nelle quali si è profondamente sentita l’opera concreta di Don Antonio, ha ricordato in modo toccante tutti gli aspetti umani e religiosi di questo amatissimo uomo di Dio e del popolo. Monsignor Colella, venuto improvvisamente a mancare il 16 novembre 2017, è stato così celebrato dal Sindaco di San Pietro Infine Mariano Fuoco, paese d’origine di Don Antonio, e a seguire dalle massime autorità di Viticuso, Acquafondata, San Vittore del Lazio e Cassino, tutti territori che hanno ricevuto la grazia di conoscere il pensiero di un uomo che ha dedicato al sacerdozio e alla gente la sua intera esistenza. Dopo l’introduzione di Maurizio Zambardi, presidente dell’Associazione Culturale “Ad Flexum”, che ha svolto anche il ruolo di coordinatore della serata, hanno preso la parola Gaetano de Angelis-Curtis, Presidente del CDSC Onlus, Monsignor Lucio Marandola, Parroco di San Pietro Infine, Monsignor Domenico Simeone, compagno di seminario e di sacerdozio di Don Antonio, Aldo Gervasio, scrittore e già docente di Storia e Filosofia, Vittorio Casoni, già Sindaco del Comune di San Vittore Del Lazio, Fulvio Venditti, Direttore del Coro “San Giovanni Battista – Città di Cassino” e Domenica Colella, nipote del caro Monsignor Colella. Durante la serata, sempre nella Sala Convegni, i piccoli Carlotta Di Meo e Federico Barone, pronipoti di Don Antonio, hanno scoperto una lapide commemorativa voluta dall’Amministrazione di una comunità che ha potuto ascoltare i primi vagiti del “prete buono” e ha donato alla collettività, nel corso degli ultimi anni, un numero altissimo di uomini votati al Signore. La stessa lapide, benedetta da Monsignor Lucio Marandola, padre spirituale del compianto Don Colella, è stata composta per ricordare le grandi virtù, la profonda umanità e l’immancabile altruismo di una figura che supera la semplice materialità terrena per iniziare già a collocarsi in un percorso spirituale superiore, un ideale viale che si spera porterà a riconoscimenti ufficiali delle grandi opere realizzate in vita dall’umile e sempre sorridente Don Antonio Colella.