Lutto nella psichiatria, è scomparso il prof. Franco Rinaldi
Venerdì 14 dicembre u.s. è nato in Cielo lo psichiatra prof. Franco Rinaldi. Questi nasce a Vignola (MO) nel 1925 e per diversi anni è Direttore della Clinica di Psichiatria dell’Università “Federico II” di Napoli, 2° Policlinico. Il suo costante e proficuo lavoro e la sua fervida lungimiranza lo portano ad istituire, nella struttura universitaria, la Scuola di Specializzazione in Psichiatria e questa si avvale della sua direzione per diversi anni e, successivamente, della direzione dei proff. Antonio D’Errico, Giovanni Muscettola, Bruno Giuliani e Andrea De Bartolomeis. Il prof. Rinaldi sulle tematiche e problematiche afferenti il complesso mondo psichiatrico svolge un ruolo e una funzione di notevole rilevanza e sul quotidiano “la Repubblica” del 22 agosto 1990 Miriam Mafai, nell’esaminare i risultati prodotti dalla Legge 180 del 1978 (Legge Basaglia che abolisce i manicomi) scrive “Nel 1981 il prof. Franco Rinaldi, Direttore di Clinica Psichiatrica del II Policlinico Universitario di Napoli, intervenendo ad un convegno indetto dall’Amministrazione Comunale di Napoli, a tre anni dall’entrata in vigore delle Legge 180, ebbe modo di sostenere che non risultava veritiera l’affermazione secondo cui con la legge di riforma sanitaria, era venuta meno l’assistenza psichiatrica, poiché un’assistenza, allorquando erano attivi i manicomi, non era mai esistita, per cui non ci si poteva lagnare della perdita di una cosa che non c’era”. Di notevole interesse scientifico è anche la sua relazione “Prospettive della ricerca in psichiatria” tenuta al seminario su “Ricerca scientifica, innovazioni terapeutiche e pratica assistenziale in psichiatria” che si svolge a Napoli, il 15 aprile 1987, nella sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici che inaugura l’attività dell’Associazione familiari ed amici dei sofferenti psichici della Campania. Tale relazione trova la sua giusta collocazione nel volume “Ricerca scientifica, Innovazioni terapeutiche e Pratica assistenziale in psichiatria” di Franco Daniele e dello stesso prof. Rinaldi, edito dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli, 1988. Non meno interessante è il suo contributo al libro di David Kolb “Psichiatria Clinica”, edito da Idelson, Napoli, con una prefazione di alto spessore. Il prof. Rinaldi contrae matrimonio con Angela Colorizio, erede della nobile e baronale famiglia Zona di Calvi Risorta, la quale lo rende felice genitore di due splendide creature: Nicolò, professore universitario, prematuramente scomparso nello scorso mese di maggio e Paolo, valido e motivato Ricercatore. L’emerito accademico vive a Calvi Risorta, nello storico e incantevole palazzo baronale progettato nel XVIII secolo dall’architetto Luigi Vanvitelli. Numerose e significative sono le azioni a favore della comunità calena da ascrivere a suo merito e alla sua amata consorte, Sig.ra Angela, e di ciò ne è testimonianza viva la pietra marmorea allocata all’ingresso della locale chiesa parrocchiale sulla quale vi è inciso “La comunità di Zuni – Calvi Risorta ha realizzato una radicale ristrutturazione esterna ed interna della chiesa San Nicola, (…), lavori iniziati marzo 2003, terminati maggio 2005, effettuati grazie alla generosità del prof. Franco Rinaldi e della Sig.ra Angela Colorizio (…)”. Ad ulteriore conferma della sua disponibilità e sensibilità la locale Arciconfraternita “San Nicola” lo annovera tra i suoi iscritti quale “Socio Onorario”. Le esequie sono state celebrate, sabato 15 dicembre u.s., nella chiesa di San Nicola che il trisavolo della sua consorte, Barone dott. Luigi Zona, edificò quale cappella gentilizia tra il 1623 e il 1650 e, successivamente, la donò alla comunità senza porre alcun vincolo. Il rito religioso è stato celebrato dal dinamico ed impegnato parroco, il sacerdote passionista Padre Gianluca Zanni che ha, opportunamente e doverosamente, evidenziato la splendida figura poliedrica del prof. Rinaldi e il suo costante e silenzioso impegno nel sociale. Le sue spoglie mortali sono state tumulate nella cappella gentilizia di famiglia del locale cimitero di Calvi Risorta.