Conferenza del dott. Romolo Giovanni Capuano
Caserta – Giovedì 17 gennaio, ore 17, presso “La Canonica” in via Alfonso Ruggiero (alle spalle del Comune), conferenza del dott. Romolo Giovanni Capuano sul tema: “Perché si crede nelle coincidenze e si vedono volti sul muri – Viaggio nell’incredibile mondo sella pareidolia e della Apofenia”. Coordinano Anna Giordano e Antonio Malorni. Segue dibattito.
Romolo Giovanni Capuano è un noto sociologo, psicologo e criminologo casertano che ha all’attivo decine di pubblicazioni scientifiche e di libri nei quali affronta temi che spaziano dalla psicologia all’antropologia, dalla criminologia alla storia delle religioni e a quella del paranormale. È anche un eccellente traduttore di testi scientifici per la sua profonda conoscenza della lingua inglese.
La pareidolia – dal greco para, simile e eidolon, immagine – è un processo psichico inconsapevole e automatico che il nostro cervello compie costantemente per ricondurre forme casuali a forme note. È, cioè, un tipo straordinario d’illusione percettiva, che consente di interpretare uno stimolo, di per sé vago e confuso, sia esso visivo o sonoro, in maniera chiara e riconoscibile.
A chi di noi, infatti, non è capitato di vedere un volto tra le nuvole o di udire una frase dotata di senso in rumori casuali? Siamo di fronte a patologie della mente o a eventi normali che possono accadere a tutti noi?
Oggi la psicologia ci dice che tutto questo è frutto di un’illusione percettiva. Un tipo straordinario d’illusione, poco nota ma non per questo meno importante. Ogni volta che vediamo in una nuvola un elefante, in una macchia di umidità sul muro un volto noto, in una manciata di fagioli gettati sul tavolo una forma familiare o in una screziatura sul fondo di una padella un personaggio biblico siamo di fronte a casi di pareidolia.
Similmente, possiamo parlare di pareidolia quando crediamo di udire frasi dotate di senso in rumori casuali o in dischi suonati al contrario.
Molti casi di avvistamenti di UFO o fantasmi sono imputabili a cause pareidoliche, così come, almeno in parte, il fenomeno del mostro di Loch Ness.
È pareidolia quando ci capita di vedere in un’ecografia il nostro futuro bambino che ci saluta strizzando l’occhio.
Che cosa sono le coincidenze? Qual è il loro significato?
Secondo molti, si tratta di segni portatori di spiritualità, annunciatori di cambiamenti epocali o mutamenti di direzione nella nostra vita, messaggi da saper cogliere, frammenti di energia universale, esperienze mistiche, annunci religiosi, forme di illuminazione interiore e molto altro ancora.
Ma è davvero così?
In realtà, perfino le coincidenze più apparentemente misteriose possono essere spiegate in termini razionali e senza ricorrere a interpretazioni soprannaturali o religiose. Tutto questo nel nome di un fenomeno che si chiama apofenia, termine coniato nel 1958 dallo psichiatra tedesco Klaus Conrad.
La lezione principale è che il caso gioca nella nostra vita un ruolo maggiore di quello che riteniamo. Anche se ciò ci da fastidio e facciamo di tutto per non tenerne conto.
Pareidolia e apofenia non sono fenomeni oscuri, ma tendenze comuni che spiegano però fenomeni disparati e interessantissimi. Ad esempio, la pareidolia può determinare l’esclusione o l’ammissione di un candidato a una posizione lavorativa, legittimare pretese miracolistiche, far diventare una persona o un luogo famosi per pochi giorni o per anni; favorire la creatività artistica; facilitare la diagnosi di una patologia e tanto altro.
La conferenza del dott. Capuano porterà luce su questi due interessantissimi fenomeni a partire da studi e ricerche scientifiche da lui stesso effettuate su questi specifici temi.