La Polizia di Stato accompagna in carcere AMATI BONACCORSI Domenico per maltrattamenti in famiglia
Portico di Caserta – La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di AMATI BONACCORSI Domenico, cl. 84, res. a Portico di Caserta (CE), in relazione al reato di maltrattamenti in famiglia. Il provvedimento è stato emesso dal G.i.p. presso il Tribunale di S. Maria C.V. su tempestiva richiesta della Procura della Repubblica a seguito delle solerti informative del Commissariato di P.S. di Marcianise che aveva accertato la ripetuta violazione delle prescrizioni relative alla meno afflittiva misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza cui il giovane era stato sottoposto a seguito dell’arresto in flagranza operato dai poliziotti l’8 dicembre scorso.
Nella circostanza, infatti, gli agenti erano intervenuti in via Novelli a Marcianise a seguito della violenta aggressione consumata dal giovane in danno dei suoi genitori, a suo dire colpevoli di non schierarsi dalla sua parte a seguito della separazione dalla moglie.
Gli agenti accertavano che l’aggressione era in realtà il culmine di atteggiamenti violenti che l’uomo, operaio in una fabbrica a Firenze da cui rientrava ogni fine settimana, aveva assunto nei confronti dei suoi familiari già da diversi giorni, al punto che la moglie ed i loro tre figli minori erano stati costretti ad allontanarsi dalla loro abitazione di Via Novelli, trovando ospitalità presso parenti.
Nella circostanza, verificato che AMATI BONACCORSI annoverava precedenti per maltrattamenti in famiglia, gli agenti consultavano la donna la quale confermava i continui soprusi, fisici e psicologici, che subiva da tempo, aggiungendo che nei giorni precedenti l’uomo aveva anche minacciato di spararle se non fosse andata via di casa.
Sulla scorta delle dichiarazioni delle vittime, quindi, veniva effettuata una perquisizione domiciliare che portava al rinvenimento ed al sequestro di una pistola semiautomatica, Beretta cal. 7.65 munita di quattro cartucce e pronta all’uso.
Pertanto, AMATI BONACCORSI veniva arrestato per maltrattamenti in famiglia e per detenzione abusiva di arma comune da sparo e, quindi, tradotto presso la casa Circondariale di S. Tammaro.
In sede di convalida dell’arresto il G.i.p. applicava nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di dimora in Marcianise, ove si trova l’abitazione coniugale, le cui prescrizioni però AMATI BONACCORSI non rispettava, ritornando più volte in quel centro, per rivolgere nuovamente alla moglie gravi minacce.
Pertanto, la Procura della Repubblica formulava immediatamente richiesta di applicazione di misura cautelare più grave ed idonea a fronteggiare la pericolosità del giovane, puntualmente emessa dal G.i.p.