Rifiuti: Terzigno, 500 piante per rinaturalizzare “Cava Ranieri”
Da discarica ad area rinaturalizzata con cinquecento piante tipiche dell’area vesuviana: nella “Cava Ranieri” a Terzigno, comune del Parco Nazionale del Vesuvio, è cominciata ufficialmente l’ultima fase delle attività di ripristino ambientale condotte da Sogesid, la Società in house del Ministero dell’Ambiente, impiegata nella messa in sicurezza di diversi siti inquinati, come negli interventi per la realizzazione del sistema idrico integrato.
Nell’area che conteneva oltre ventuno mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, oggi completamente rimossi, saranno piantumati ogni due metri quadri arbusti quali il lentisco e la ginestra dei carbonai.
L’accordo di programma per le “Compensazioni ambientali” in Campania, siglato tra Regione e Ministero, aveva affidato a Sogesid il ruolo di Soggetto attuatore per la bonifica della discarica.
Sogesid, inoltre, affianca la Regione Campania per aggiornare la banca dati delle aree private da indagare e dei siti interessati da abbandono e rogo di rifiuti. Il Ministero, infatti, si avvale della sua società in house per un “programma di interventi e controlli volti ad accertare il rispetto delle prescrizioni autorizzative e normative degli impianti” di gestione dei rifiuti.
Alle indagini archeologiche, necessarie in una zona ad alto richiamo storico perché interessata da ritrovamenti di ville rustiche di epoca romana, sono seguite le attività di rimozione e smaltimento del percolato e dei rifiuti, con la successiva indagine sui suoli e la validazione dei dati da parte di Arpa Campania.
L’evento pubblico “La storia ritrovata” promosso nell’area della Cava con gli alunni delle scuole di Terzigno aveva evidenziato le opportunità di rilancio storico-culturale e ambientale dell’area, il cui presupposto è la rinaturalizzazione di Cava Ranieri: furono presenti nell’occasione il Presidente e Amministratore delegato di Sogesid Enrico Biscaglia, il Presidente del Parco del Vesuvio Agostino Casillo, il Sindaco di Terzigno Francesco Ranieri, il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna e Mario Cesarano della Soprintendenza A.B.A.P. per l’Area Metropolitana di Napoli, assieme ad altre autorità locali.
Infatti, nelle province di Napoli e Caserta, ricadenti nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”, Sogesid svolge molte attività volte al ripristino ambientale e alla realizzazione di infrastrutture idriche. Tra le più rilevanti, oltre all’ex Cava Ranieri di Terzigno, la messa in sicurezza della discarica “Ex Resit”, della “Novambiente” e delle aree “Ampliamento Masseria del Pozzo” e “Schiavi” a Giugliano, della “ex So.Ge.Ri.” di Castel Volturno.