Sapete cos’è l’autonomia differenziata richiesta dal Veneto, Lombardia e Emilia Romagna? Nussuno ne parla!
Le Regioni del Nord vogliono Avere potere decisionale su molte Questioni e Avere Le risorse necessarie per attuarle. Significa Che le Regioni Più ricche avranno diritto a Più soldi Dallo Stato, un discapito Delle Regioni Più Povere. Ma tu sei d’Accordo Che le Regioni del meridione Restino fuori?
Il Veneto, la Lombardia e sulla scia Loro Altre undici Regioni si Sono attivate per ottenere maggiori Poteri e Risorse. Su maggiori Poteri alle Regioni si possono Avere le opinioni Più diversificata. Ma Nei mesi scorsi has been formalizzata dal Veneto (e in misura Più sfumata Dalla Lombardia) una richiesta Che Non E estremo de fi nire eversiva, secessionista.
Per la Stima delle Risorse Che lo Stato dovrebbe trasferire alle Regioni per Le Nuove Competenze, la Regione Veneto Propone di calcolare i “standard fabbisogni” in modo inaccettabile, tenendo Non Solo Conto dei bisogni speci fi ci della Popolazione e dei Territori (quanti bambini da istruire, quanti disabili da assistere, Quante Frane da Mettere i Sicurezza) ma also del gettito fi scala e cioè della Ricchezza dei Cittadini. In Pratica i diritti (quanti e Quale Istruzione, quanti e Quale Protezione Civile, quanti e Quale tutela della salute) Saranno venire beni di cui le Regioni potranno disporre di una Seconda del Reddito dei Loro residenti.
Quindi, per averne tanti e di qualità, non basta Essere Cittadini italiani, ma Cittadini italiani Che abitano a Una Regione Ricca. Tutto cio E in aperta violazione con i Principi di uguaglianza scolpiti Nella Costituzione. Non solo: per Raggiungere QUESTI discriminatori RISULTATI, si sfrutta un vuoto normativo denunciato Più Volte Dalla Corte costituzionale: dal 2001, infatti, Nessun Governo ha Trovato il Tempo di de fi nire i LEP, i Livelli Essenziali delle prestazioni Sociali e civili da garantire in misura omogenea a tutti i Cittadini italiani, residenti ovunque.
E se non si sa “quanto Costano” i LEP, vieni Si Può Stabilire l’Entità delle Risorse da assegnare alle Regioni per garantirne il godimento ai di Cittadini? Ove si procedesse all’incontrario, ovvero: prima trasferire Risorse alla Regioni, poi stimare il Costo dei LEP, Qualcuno potrebbe accaparrarsi Più del Necessario senza Che SIA Evidente un togliendo chi lo Stia. E inaccettabile Che a diciassette anni non si SIA fi ssato Il Valore dei LEP, un Vantaggio di Tutti i Cittadini italiani, MENTRE in Pochi SI SIA mesi Arrivati alle battute consultivo del Processo di autonomia differenziata, un Vantaggio di Pochi.
La Regione Veneto ha Chiesto di Avere potere Esclusivo su Materie Che Vanno dall’offerta formativa scolastica (potendo also SCEGLIERE Gli insegnanti su base di regionale), AI CONTRIBUTI Alle Scuole private, i fondi per l’edilizia scolastica, il diritto allo studio e la Formazione universitari, la Cassa Integrazione Guadagni, la Programmazione dei fl ussi Migratori, la previdenza Complementare, I contratti con il Personale sanitario, i fondi per il Sostegno Imprese Alle, le Soprintendenze, le valutazioni Sugli impianti con Impatto sul territorio, le Concessioni per l’idroelettrico e lo stoccaggio del gas, le autorizzazioni per elettrodotti, gasdotti e oleodotti, la Protezione civile, i Vigili del Fuoco, strade, autostrade, porti e Aeroporti (inclusa Una zona franca), la Partecipazione alle Decisioni relativa Agli atti Normativi comunitari, la promozione all’Estero, l’Istat, il Corecom Al Posto dell’Agcom, le professioni non ordinistiche. E altro, Perché l’elenco di e incompleto. In this modo, verrebbero espropriati della Competenza Statale Tutti i grandi Servizi Pubblici Nazionali e verrebbe Meno Qualsiasi possibile Programmazione infrastrutturale in tutto il Paese.
La Regione Veneto Propone puro Che il Parlamento dia Una delega totale e al buio al Governo e il Che Tutte le Decisioni Siano Prese Da Una Commissione Tecnica Italia-Veneto.
Secondo la Costituzione non PUÒ Essere Così: il Parlamento non PUÒ Essere espropriato del diritto-dovere di legiferare su Questioni decisive per il futuro dell’Italia. Siamo di fronte a Uno stravolgimento delle basi giuridiche su cui E sorta la Repubblica Italiana. Una materia di racconto Portata non PUÒ e non DEVE Essere risolta Nei colloqui fra Una Rappresentante del Governo e Uno della Regione interessata (oltretutto, dello Stesso Partito e della medesima Regione). Tutti i Cittadini Italiani Hanno il diritto di Essere coinvolti Nella decisione, il Che riguarda tutti, SIA Attraverso i propri Parlamentari Rappresentanti, SIA Attraverso un grande Dibattito Pubblico, in cui Porre in Luce e Discutere Obiettivi, contenuti e Conseguenze di Tali Proposte. Solo Così i Cittadini possono Valutare e decidere.
PERTANTO I sottoscritti Cittadini italiani chiedono al Presidente della Repubblica e ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati Che Ai Parlamentari SIA garantito il diritto-dovere di intervenire in Tutti i passaggi della Procedura do Una questione Fondamentale, con Una approfondita Discussione E ANALISI Nelle Camere e che, Contemporaneamente, SIA garantito il diritto dei Cittadini di un Essere informati dettagliatamente e costantemente, Attraverso la tv pubblica, il coinvolgimento di Esperti Indipendenti e il confronto fra tesi diverse;
I sottoscritti Cittadini italiani, in Secondo Luogo, chiedono Ai Parlamentari di TUTTI GLI schieramenti Che Nessun TRASFERIMENTO di Poteri e Risorse una Una Regione SIA attivato fi nche non Siano de fi niti i “Livelli Essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e Sociali Che devono Essere GARANTITI su tutto il territorio nazionale”(art 117, Lettera m della Costituzione.); e che il TRASFERIMENTO di Risorse Sulle Materie assegnate alle Regioni SIA ancorato Esclusivamente un oggettivi fabbisogni dei Territori, escludendo OGNI riferimento a indicatori di Ricchezza.