“Sigaretta alla guida, multe a raffica: boom di sanzioni e perdita di punti”
Sigarette alla guida, boom di multe: è quanto si legge sui siti Leggo e Il Messaggero rispetto alle attività di Polizia Stradale e Polizia Roma Capitale. “La stretta era stata annunciata dalla Polizia Locale di Roma Capitale e dalla Polizia di Stato, recependo la nuova stringente norma relativa al mondo della guida: il ministero dei Trasporti aveva infatti presentato nuove regole che vedevano, oltre al via libera per il transito delle biciclette in contromano, una serie di pesanti sanzioni per il conducente che viene pizzicato a distrarsi con lo smartphone e imponendo il divieto tassativo di fumare al volante di una vettura: per chi usa il cellulare alla guida infatti la sanzione passa da 161 a 422 euro per violazione. Chi non riesce a fare a meno delle bionde anche quando guida invece rischia di vedere andare in fumo dai 27,50 ai 275 euro”
Interessante però anche quanto spiegato dalla rubrica Motori del sito QN-Quotidiano.net che riportiamo fedelmente come di seguito:
“È vero che è vietato fumare quando si è alla guida della propria auto? Quali sanzioni sono previste dal codice della strada in questi casi? La legge vale anche per le sigarette elettroniche? Cerchiamo di fare chiarezza.
Divieto di fumo in auto, la normativa dell’articolo 51 della legge n. 3/2003
Di cosa si tratta? Della legge italiana che, adottando una normativa europea, stabilisce le regole per gli automobilisti italiani che decidono di accendersi una sigaretta quando sono alla guida. Il tutto parte dal divieto di fumo nei luoghi chiusi che l’articolo 51 della legge n. 3/2003 estende al conducente di autoveicoli, in sosta o in movimento, e ai passeggeri a bordo degli stessi in presenza di minori di anni diciotto e di donne in stato di gravidanza.
La decisione di inasprire le sanzioni verso l’uso dello smartphone al volante è stata pesantemente contestata dall’Unione nazionale consumatori il cui presidente Massimiliano Dona, direttamente alla Commissione trasporti della Camera dei Deputati ha presentato un dossier in cui puntualizza come «le multe date per tutte le violazioni dell’art. 173 del Codice della strada, che comprendono l’uso del telefonino, sono pari ad appena lo 0,36% del totale, il che equivale a zero considerato che è anche la violazione più frequente in Italia, ripetuta svariate volte al giorno dalla quasi totalità degli automobilisti”.