Il Partito Democratico e altri come avversari politici e le ragioni

Queste considerazioni personali, ma meditate, discutibili come ogni personale posizione, sono rivolte alla libera riflessione di Cittadine e Cittadini veramente liberi, che vogliono capire “con lucidità e coraggio” il quadro attuale delle forze politiche e che sono interessate a costruire un diverso, nuovo centrosinistra laico, liberalsocialista, federalista, europeo, indipendente, ed impegnarsi con persuasione, sincerità, decisione, responsabilità in tal senso, sulla base realistica delle forze.
Sono chiare le ragioni per le quali un diverso, nuovo centrosinistra laico liberalsocialista è logicamente avversario (mai nemico) delle forze di questo centrodestra italiano, che non ha niente a che vedere con un centrodestra autenticamente liberale, laico, europeo di origine risorgimentale (come fu ad esempio il Partito Liberale di Benedetto Croce e di Luigi Einaudi), ma è postfascista e clericale (Fratelli d’Italia), affarista e personalista (Forza Italia di Berlusconi), secessionista e nordista (Lega), tutte pedine poi vaticane e del suo volpino sistema egemonico sulla società e sulla politica italiane (quindi traditrici anche dell’Italia una e libera, poiché il Vaticano è uno Stato straniero con un suo diverso inno e diversa bandiera, monarchico assoluto, quindi assolutamente nemico di libertà e di democrazia).
Sono chiare le ragioni per le quali si è avversari (mai nemici) del Movimento Cinque Stelle, forza qualunquista, senza cultura politica e senza memorie, che ripete con mezzi moderni e col comico Grillo l’esperienza dell’Uomo Qualunque del commediografo e giornalista Giannini (1946-1948), affermando formalmente che non è nè di destra, nè di centro, nè di sinistra, quindi si è autoassolto nella sconcertante (ma per Grillo logica e giustificabile) alleanza di governo con la vecchia forza politica della citata Lega inquietante di destra, corrotta, condannata dalla magistratura, ed alleata organica delle citate forze di Fratelli d’Italia e di Forza Italia a livello regionale, provinciale, comunale.
Il movimento grillino ha avuto il solo merito di far sparire dalla scena politica l’arroganza di potere e le facce di vecchi professionisti della politica a livello locale e nazionale specialmente del vecchio centrosinistra cattocomunista e clericale, che ha avuto ed ha il suo perno nel Partito Democratico (prima Ulivo) e suoi vari alleati subalterni.
Prima separati come DC, PCI, PSI e varie forze cosiddette “laiche”, poi uniti come Ulivo, i cattocomunisti ed alleati vari hanno avuto in mano massicciamente potere europeo, presidenza della Repubblica, governo nazionale, governo regionale, governo provinciale, governo nei mille Comuni italiani, grandi e piccoli, egemonie in tutti gli organi dello Stato, con possenti clientele e spartizioni di posti e risorse, con l’alleanza ferrea con i sindacati, sostanziali cinghie di trasmissioni dei partiti citati, traditori del vero ruolo importante del sindacato autonomo in un regime liberale e democratico.
Come il centrodestra, questo vecchio centrosinistra ha operato ed opera come pedina vaticana e opererà con il romano clericale affidabilissimo Zingaretti, vecchio, navigato professionista politico, che si appresta a gestire tra pochi giorni il Partito Democratico, ridotto alla canna del gas dall’enormità scandalosa dei guasti culturali, sociali, politici, economici prodotti nel loro lunghissimo potere, che hanno portato all’esasperazione dell’elettorato, che o non ha votato (circa la metà della popolazione) o ha votato forze al PD opposte.
Si capisce quindi perché il Partito Democratico e le varie forze che collaborano con esso sono “avversari” (mai nemici) di un diverso, nuovo centrosinistra laico liberalsocialista coraggiosamente indipendente o alleato solo con forze autenticamente nuove, rinnovatrici, vicine idealmente.
Questo senza omettere mai il doveroso, onesto riconoscimento di meriti storici che a vantaggio della Patria, dell’Italia libera e dell’Europa unita hanno conseguito le forze politiche. Non si è per il tanto peggio tanto peggio, ma per il tanto meglio tanto meglio per la nostra cara Patria una e indivisibile, libera, europea, sperabilmente più laica e veramente più democratica, nella pratica costante del rapporto politica-cultura-nobili memorie risorgimentali e resistenziali sistematicamente e pubblicamente riprese ed onorate, lievito fondamentale di una nuova etica civile.

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