“Essere donna è un’avventura che richiede coraggio, una sfida che non annoia mai” – O. Fallaci
“…Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani”. (Giovanni Paolo II, Lettera alle donne – 1995)
“Le donne lo sanno quand’è primavera…” così canta Ligabue per esaltare la donna in tutte le sue dimensioni quasi a ricordarci che non ci dovrebbe essere “un solo giorno” per onorare la donna. Con ciò non intendo sminuire il “sacrificio” di donne che lottando hanno reso memorabile questo giorno e che i più materialisti banalizzano associando questo giorno al traffico di un ramo strappato o comprato qua e la per disobbligarsi e quindi arenarsi nella banalità senza coglierne il vero e profondo significato. Premetto che comprenderlo sarà dura per chi non ha mai osservato questo miracolo della natura. La mimosa, la donna! Cattura lo sguardo quell’albero dorato e solitario che si fa spazio tra il grigiore invernale di febbraio per spalancare le porte della Primavera. Un Albero che per gli Indiani d’America è simbolo di forza e femminilità caratteristiche facili da associare alle tante donne che quotidianamente lottano per conservare e proteggere forza e splendore nonostante il grigiore invernale delle loro esistenze. Alle donne non solo i nostri auguri o rami dorati ma l’immensa gratitudine per la loro forza, per la loro “ricchezza”, per il loro non arrendersi mai, per il loro essere pratiche, per il loro non guardare mai l’orologio quando c’è da fare il bene o quando c’è da fare assistenza, che cambiano la giornata con un sorriso. A tutte le donne che riescono a dare un colore al grigiore delle difficoltà, alle donne che piangono da sole, a quelle sole che portano avanti la famiglia, alle donne che quotidianamente donano colore e calore ad esistenze vuote poiché, “essere donna – scriveva O. Fallaci – è un’avventura che richiede coraggio, una sfida che non annoia mai”, come la mimosa che è lì a dirci che ancora una volta la primavera ha vinto l’inverno.