Il “caos” inglese!
Londra. Lo scenario del “No Deal” è vicino, ma il Regno Unito si prepara ad uscire dall’UE senza un’intesa. Dopo la bocciatura di ieri, dell’accordo della Premier Teresa May, arriva l’annuncio del taglio delle imposte sulle importazioni, in caso di Brexit senza un trattato. Il regime temporaneo per evitare un balzo nei prezzi per i consumatori e un’interruzione delle catene di fornitura potrebbe durare fino a dodici mesi, in attesa di definire, tramite i negoziati, un sistema permanente.
“Se usciamo senza un accordo, imposteremo a zero la maggior parte dei nostri dazi sulle importazioni, mentre terremo i dazi per le industrie più sensibili”, ha spiegato il Ministro delle Politiche Commerciali, George Hollingbery. “Questo approccio equilibrato”, ha poi sottolineato, “aiuterà a sostenere i posti di lavoro britannici e a evitare potenziali picchi di prezzo, che colpirebbero le famiglie più povere”.
Il nuovo regime non si applicherà alle Nazioni con i quali il Regno Unito ha accordi di libero mercato e a circa 70 Paesi, in via di sviluppo, che hanno accessi preferenziali al mercato britannico.
Il giorno dopo la nuova “debacle” del governo May, le parole “caos”, “disfatta” e “umiliazione” compaiono nei titoli dei giornali di Sua Maestà. “May perde il controllo della Brexit”, titola il “Financial Times”, secondo il quale l’autorità della premier è ormai “a brandelli”. “Condotta alla disperazione”, titola il “Times”, accanto ad una foto della May che si allontana dal Parlamento, nella sua auto.
Secondo il quotidiano conservatore, un’autorevole delegazione del “Tory”, uno dei principali partiti politici inglesi, potrebbe chiedere al Primo Ministro di dimettersi, aprendo alla possibilità di elezioni anticipate. “Un’altra sonora sconfitta per la May. E mancano solo due settimane alla Brexit», si legge sulla prima pagina del progressista “The Guardian”.
“Mayhem”, a lettere cubitali sul “Daily Mirror”, con un gioco di parole fra il nome della Premier e la parola inglese che indica panico e caos.
La “Camera dei matti”, scrive invece il quotidiano popolare “Daily Mail”, schierato a favore della May e della Brexit, che accusa i deputati di aver fatto precipitare il paese nel più completo disordine. “Umiliante sconfitta”, sostriene il “Telegraph”, mentre il tabloid “The Sun”, parla di “Horror Show”. Situazione assai complessa, quindi.