Il Procuratore Paolo Albano dà la caccia e fa condannare il boia di Caiazzo

Venerdì, 22 marzo 2019. Il Quartier Generale Italiano presso il JFC Naples in Lago Patria (Giugliano in Campania – Napoli) nell’ambito degli eventi per la conservazione e valorizzazione della Memoria storica ha ospitato nella mattinata di giovedì, 21 marzo u.s. lo stimatissimo Dott. Paolo Albano, già Procuratore della Repubblica di Isernia. Da qualche mese, avuto la disponibilità del Magistrato Albano, il Colonnello Vincenzo Lauro (Comandante del Quartier Generale Italiano presso il Joint Force Command Naples) ed il Maggiore dell’Arma dei Carabinieri Vincenzo Varriale (Comandante del Reparto Sicurezza), insieme al nostro Vicedirettore e ricercatore storico indipendente, il Dott. Domenico Valeriani, si sono riuniti in gruppo di lavoro per approntare, nei minimi particolari, un convegno culturale dove il Procuratore Albano ha presentato il suo libro sulla vicenda dei 22 civili assassinati a Monte Carmignano (Caiazzo) del 13 ottobre 1943. Una importante collaborazione quella del giornalista Antimo Della Valle nella stesura del libro intitolato: “La strage di Caiazzo – 13 ottobre 1943 – La caccia ai criminali nazisti nel racconto del Pubblico Ministero”. La prefazione al libro è stata redatta da Ferdinando Imposimato mentre la pubblicazione è stata curata da Edizione Mursia, Milano, edito 2013. Nel libro non solo viene ricostruito un resoconto dei vari momenti che videro il Dott. Albano, Pubblico Ministero, nel processo presso la Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere (CE) ed a Coblenza (Germania) nel 1994 ma momenti che vedono “l’uomo della Legge” anche descrivere e commentare con riflessioni che offrono approfondimenti sia sul piano giuridico che su quello umano. I responsabili della strage militari tedeschi: il Sottotenente della Wehrmacht, Wolfgang Lehnigk-Emden ed il Sergente dei granatieri dell’Armata Wehrmacht, Kurt Schuster. Nella sua relazione il Procuratore Albano si è soffermato, con il giusto rispetto e garbo, sulla ventitreesima vittima, una donna incinta di una creatura mai nata. Dopo un breve saluto di apertura dei lavori del convegno, il Colonnello Vincenzo Lauro ha passato la parola all’ospite il Procuratore Albano per la sua preziosa esposizione. A seguire un pubblico molto attento che al termine dell’intervento ha posto delle importanti domande a cui il Magistrato Albano ha risposto completando così la sua esposizione. Il Maggiore Vincenzo Varriale invece è intervenuto come relatore sul Diritto Internazionale Umanitario (DIU) circa l’insieme delle norme di diritto internazionale a protezione delle cosiddette vittime di guerra o vittime dei conflitti armati. A concludere i lavori del convegno è stato il Col. Lauro che ha consegnato al Magistrato Paolo Albano un crest ricordo del Quartier Generale Italiano in segno di apprezzamento per la sua relazione presentata in segno di una dignità umana tutta italiana, una dignità per cui tanti militari e civili si sono immolati nel tempo. Al termine del convegno il Procuratore Albano ha concesso dediche sulle copie dei libri ed una intervista al Vicedirettore del periodico DEA Notizie riferendo: “I giovani devono conoscere questi fatti che appartengono alla loro Memoria storica e devono custodirla come un alto valore di dignità umana”. Una presentazione, quella del Procuratore Paolo Albano, rivolto alle future generazioni per “Non dimenticare”. Altri, anzi tanti altri eccidi perpetrati dai Nazisti in Italia tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945, sono caduti nell’oblio, purtroppo nel noto Armadio della Vergogna ed è proprio questo il messaggio che il Magistrato Paolo Albano ha voluto sottolineare e portare a termine come “uomo di giustizia” facendo condannare il boia di Caiazzo ma anche come uomo di valori dove la dignità ricopre un importante valore in nome della Patria Italia. Un ricco album fotografico ed un “full news report” è stato redatto a cura del Vicedirettore del DEA Notizie.

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