Edgar Degas, Napoli e l’Italia – Lectio Magistralis di Denis V. Reidy alla Società Napoletana di Storia Patria
Martedì 16 aprile, alle ore 16:00, alla Società Napoletana di Storia Patria, Sala Galasso, al Maschio Angioino il Prof. Denis V. Reidy, già direttore della Sezione Italiana e Greca della British Library di Londra e insignito del Premio Poerio – Imbriani 2017 con la Medaglia del Presidente della Repubblica nella ricorrenza del 150° Anniversario della scomparsa di Carlo Poerio, terrà una Lectio Magistralis dal titolo “Edgar Degas, Napoli e l’Italia”. Introdurrà e coordinerà il convegno Renata De Lorenzo, Presidente della Società Napoletana di Storia Patria. Interverranno Nino Daniele, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, il celebre giornalista Franco Bucarelli, Beya Abdelbaki, Console della Tunisia, e Anna Poerio, Presidente dell’Associazione Culturale Alessandro Poerio.
Denis Reidy ha effettuato una approfondita ricerca su Degas e il 22 novembre 2018 ha tenuto una Lectio Magistralis all’Istituto di Cultura Italiana a Londra.
La sua relazione presenterà aspetti inediti della vita dell’artista francese mettendo in evidenza il suo legame familiare con Napoli e l’influenza della cultura italiana sulla sua arte. Sarà inoltre arricchita da illustrazioni di alcune delle sue opere più importanti, custodite in gallerie e musei di tutto il mondo, che in alcuni casi non sono mai state esaminate prima d’ora insieme.
Tutti noi abbiamo familiarità con il famoso impressionista francese e le sue scene di ballerine, il mondo degli ippodromi e dei fantini. Tuttavia, pochi sanno che Degas aveva forti legami con l’Italia e che fu fortemente influenzato dall’arte italiana, specialmente dagli impressionisti toscani della scuola dei Macchiaioli, che operavano a Firenze negli anni 1850 e 60 e che egli conobbe durante le sue frequenti visite in Italia.
Suo nonno paterno, René Hilaire Degas, un ricco banchiere internazionale, dopo lo scoppio della Rivoluzione Francese nel 1789 si trasferì da Parigi a Napoli, dove conobbe Aurora Freppa, appartenente ad una famiglia aristocratica di Genova. Hilaire Degas e Freppa si sposarono ed ebbero sette figli, di cui tre figlie, che successivamente sposarono membri dell’aristocrazia napoletana. Il nonno di Degas comprò uno splendido Palazzo (oggi conosciuto come palazzo Degas) a Spaccanapoli, nei pressi della casa di Benedetto Croce, e una imponente villa a Capodimonte.
Edgard Degas veniva spesso a Napoli, conosceva molto bene la lingua napoletana e conosceva a memoria le canzoni napoletane, che faceva ascoltare al suo amico Paul Valéry che veniva spesso con lui a visitare la città. Fu proprio a Napoli che Degas realizzò i primi schizzi e disegni. Iniziò a copiare le opere dei grandi maestri italiani, specialmente Da Vinci, Botticelli e Mantegna nel Louvre e negli Uffizi.
Degas visitò l’Italia ogni anno dal 1854 al 1886, eccetto dal 1872-3 quando visitò l’America dove, a New Orleans, ospite dei parenti di sua madre, Celestine Musson, dipinse “L’Ufficio dei commercianti di cotone Musson”. Trascorse tre anni molto produttivi in Italia dal 1856 al 1859, prima a Napoli dove dipinse il ritratto di suo nonno, vedute dalla sua villa e il Vesuvio, e poi a Roma, copiando opere di Bronzino e altri Maestri italiani e realizzando schizzi dei membri della classe operaia romana. Nel 1857 dipinse dal vivo i suoi famosissimi ritratti realistici “Una vecchia donna romana” (New York, Metropolitan) e “La mendicante romana” (Birmingham, City Gallery) richiamando rispettivamente lo stile di Ingres e Courbet. Inoltre iniziò il suo indiscusso capolavoro “La famiglia Bellelli”, in cui vengono ritratti il Barone Gennaro Bellelli, marito di Laura Degas (zia del pittore), e le due figlie Giovanna e Giulia, sue cugine. Bellelli era un uomo politico liberale, che ebbe notevoli contrasti con il governo borbonico, che lo portarono alla prigionia e all’esilio a Firenze. Deputato nel Parlamento napoletano del 1848, ebbe modo di frequentare Carlo Poerio e Luigi Settembrini.
Edgard Degas viaggiò verso nord a Orte, Orvieto, Perugia e Assisi, per vedere gli affreschi di Giotto, che lo fecero commuovere per la loro bellezza, fino ad arrivare a Firenze, dove trovò ispirazione negli Uffizi e dove conobbe Giovanni Fattori, probabilmente il più grande pittore di cavalli della sua generazione, che persuase Degas ad esplorare lo stretto rapporto tra l’uomo ed il cavallo. Questo installò in Degas un amore duraturo per i cavalli e lo spinse a realizzare i suoi celebri dipinti e disegni di corse di cavalli.
Non ci sono dubbi che l’Italia e specialmente Napoli, con i suoi legami familiari alla città, detengono un posto speciale per Degas. Si può affermare che l’Italia, la Cultura e l’Arte italiana, specialmente quella dei Macchiaioli, facciano parte del DNA di Degas.
Denis V. Reidy Ph.D. già Direttore della Sezione Italiana e Greca della British Library di Londra e membro della Society for Italian Studies, è studioso di Dante Alighieri, docente di Lingua e Letteratura Italiana alle Università di Sheffield, Londra e Leeds, Associate Fellow dell’Istituto di Studi Avanzati all’Universitá di Londra, autore dell’articolo “Panizzi, Gladstone, Garibaldi and the Neapolitan Prisoners” (London, British Library Journal, 2005), e di nove importanti volumi, tra cui “The Risorgimento Collection”, 1990 (Catalogo di rari e unici documenti relativi al Risorgimento italiano custoditi presso la British Library di Londra) e “The Italian Book 1465-1800”, 1993, e oltre un centinaio di articoli importanti in riviste di fama internazionale. Ha tenuto relazioni in varie cittá da Caracas ad Istanbul in particolare nelle Universitá di Oxford, Londra, Milano, Roma, Bologna, Firenze, Reggio Emilia, Edinburgo, Glasgow, Reading, Leeds, Sheffield ecc.