Il MIT di Boston a Vaccarizzo contro lo spopolamento

L’urbanizzazione degli ultimi decenni, diciamo almeno un trentennio, è figlia della concezione ideologica propria di quest’epoca e può essere letta come una delle conseguenze che derivano dall’affermazione di un ordine che tende a semplificare in pochi tratti, le antiche sfumature culturali del nostro modo di abitare, e a comprimere in pochi modelli, realtà estremamente ricche di complessità.
Vince oggi lo schema del Centro Commerciale adatto al cittadino/cliente che non partecipa alla costruzione del luogo che abita, ma si limita a consumarlo.
Vincono le periferie senza identità a discapito dei centri storici delle città che espellono la classe media diventando patrie del nuovo cittadino globale sradicato.
Perdono i paesi e i borghi delle aree interne che faticano molto a mettere in pratica le opportune strategie per resistere allo spopolamento e all’abbandono.
Questo dello spopolamento è un tema al centro dell’attenzione di tanti studiosi e di molte istituzioni europee giacché il fenomeno interessa tanti territori: In Spagna il processo è cominciato già negli anni cinquanta ed oggi la metà dei comuni spagnoli è a rischio di estinzione; in Grecia la responsabilità sembra dovuta alla grande crisi economica che ha lasciato partire tanti giovani e lasciato tante culle vuote; la Corsica e la Sardegna soffrono lo stesso male e le storie dei loro paesini che si svuotano hanno già riempito nobili pagine letterarie; ne soffre il nord-est della Polonia, i Länder meno ricchi della Germania e tutto il nord della Svezia e della Finlandia. L’elenco può continuare a lungo e si può ragionare sul fallimento, e persino sulla legittimità, del modello di sviluppo capitalistico indiscriminatamente applicato, ma statene certi, lungo o corto che sia, l’elenco comprenderà anche l’entroterra del mezzogiorno d’Italia. Quella miriade di piccoli paesi che sono ancora l’anima più profonda di una cultura millenaria, e la cui vitalità a mio parere non serve a salvare il passato, è invece necessaria a salvare il futuro.
Con troppa periferia intorno le città muoiono, e i paesi muoiono se non hanno il loro sbocco in città.
Per questo occorrerà guardare con attenzione a quello che succederà in Calabria, nel borgo a rischio spopolamento di Vaccarizzo di Montalto Uffugo e ai suoi cinquecento abitanti, perché Vaccarizzo è stato selezionato dal prestigioso MIT di Boston per un grande progetto internazionale di rigenerazione sociale che vedrà coinvolti 35 paesi del mondo. Verrà sperimentata la “Teoria U”, un laboratorio sociale con il quale, predisponendosi all’ascolto costruttivo, si intenderà passare da un ego-sistema, incardinato sul benessere egoistico, a un eco-sistema, in grado di occuparsi del benessere di tutti.
Sarò spettatore interessato e convinto che quella di Vaccarizzo è solo una delle strade possibili in direzione della salvaguardia delle nostre “piccole patrie”, la nostra heimat. Incamminiamoci, ché “quando perdiamo il luogo che da bambini occupavamo nel prato, perdiamo il nostro posto nell’universo”.

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