…e lo chiamano Giro d’Italia…
Ci siamo, tutto ormai sembra esser pronto per il 102o Giro d’Italia, almeno così è denominato, ma in realtà Giro d’Italia non è. Partirà oggi da Bologna e terminerà il 2 giugno a Verona per un totale di 3566,8 km da percorrere su due ruote tra salite, curve, discese e bellezze della nostra Penisola. Sembra tutto regolare fino a quando vedendo le tappe di questa edizione del Giro d’Italia su cartina rimbalza agli occhi e duole al cuore il fatto che i più forti ciclisti di tutto il mondo non percorreranno e non “visiteranno” nessuna città e capoluogo del mezzogiorno! Si, avete capito bene, nessuna città del Mezzogiorno! Napoli, Salerno, Bari, Catanzaro, Potenza… nemmeno Matera quest’anno Capitale europea della Cultura. Menomale che a qualcuno, non amante di cultura e di storia, sia venuto in mente la simpatia del Presidente del Consiglio poiché in suo onore sarà effettuata l’unica e ripeto, unica tappa che toccherà il sud. Segnatevi la data. Il 16 maggio partirà da Cassino (Fr) la 6a tappa che terminerà a San Giovanni Rotondo (Fg) come detto città del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte già resa famosa da Padre Pio da Pietrelcina che richiama in quel luogo molto pellegrini da tutto il mondo. Che non sarà stato proprio il Santo Frate campano a salvare gli organizzatori dal rischio di non calcolare per nulla il mezzogiorno dando adito a miriadi tesi complottiste di un’ideale “Italia” formata solo dal centro-nord. Non voglio dar adito a tali pensieri disfattisti e razzisti. Il colpo è stato sparato, una pedalata dietro l’altra e finirà anche questo Giro che dispenserà a destra e manca maglie rosa e coppe ai ciclisti che respireranno asfalto e gomma consumata. A loro un forte in bocca al lupo. A voi organizzatori chiedo di essere onesti… almeno chiamatelo Giro di mezz’Italia.