Finisce in carcere perché, tramite messaggi vocali, minaccia di morte l’ex moglie

Nel pomeriggio di ieri 9 maggio 2019, all’esito di un’articolata attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri della Compagnia di Marcianise (CE) e i della Stazione di Marcianise (CE), hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di S.F., persona ritenuta responsabile del reato di atti persecutori posti in essere nei confronti della ex moglie (artt. 612 bis co. 2 c.p.). Nello specifico il soggetto, dal mese di novembre 2018 e con condotte tutt’ora perduranti, ha molestato la ex moglie dalla quale è legalmente separato, contattandola telefonicamente a più riprese, avvicinandola nei pressi della sua abitazione, danneggiandone la autovettura e quella della madre con calci e pugni e, infine, minacciando la donna di morte con una serie di messaggi vocali, inviati tramite WhatsApp. I tempestivi accertamenti operati dagli investigatori, a seguito delle querele sporte dalla vittima, hanno fatto luce sugli episodi minatori di maggior gravita, azioni che inducevano la donna a vivere in uno stato d’ansia permanente, col timore per la propria incolumità e per quella dei figli minori, a lei affidatile dal Tribunale Civile. L’indagato, dopo l’esecuzione della misura cautelare, è stato tradotto presso il Carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Santa Maria Capua Vetere, 10 maggio 2019.
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
Maria Antonietta Troncone

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