Arresto Palumbo-Galdieri

Come noto le incessanti attività investigative attuali e pregresse corroborate da numerosi arresti e sequestri di droga operati da personale del Commissariato di Aversa -Sez. Investigativa- hanno evidenziato il grave fenomeno dello spaccio di sostanza stupefacente nella città di Aversa. Nella nottata odierna personale della locale Squadra di Polizia Giudiziaria, diretta dal l Dirigente Dr. Vincenzo Gallozzi e Commissario Capo Vincenzo Marino , a conclusione di una vasta operazione antidroga iniziata nel primo pomeriggio, nei tenimenti dei Comuni di Aversa e Trentola-Ducenta, supportata da circa 20 Agenti, consentiva di trarre in arresto GALDIERI Antonio nato a Napoli il 02.03.1972 residente in Aversa (CE) alla via Aldo Moro nr. 73 4 Piano e PALUMBO Nunzio nato ad Aversa il 12. 08. 1993 residente a Trentola-Ducenta alla via Caravaggio nr. 2 , entrambi responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nel corso dell’attività investigativa, e soprattutto attraverso le innumerevoli perquisizioni domiciliari eseguite nei predetti comuni, venivano rinvenute e sequestrate ingenti somme di euro pari a circa 40 mila euro, quattro orologi marca ROLEX, numerosi moniti e collane d’ oro nonché svariati assegni bancari per un importo complessivo di circa 30 mila euro. Venivano sequestrati bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente del tipo cocaina pari a 150 grammi nonché 150 grammi di hashish suddiviso in 25 stecche. Con quest’ultima operazione è stato inferto un duro colpo alla c. d. Piazza di Spaccio di Viale Olimpico zone bene della città di Aversa . l Coartati al termine delle formalità di rito venivano associati alla casa circondariale di S. Maria C. V. a disposizione dell’A. G. presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord. Inoltre al termine dell’intera operazione veniva deferita in stato di libertà in concorso con GALDIERI Antonio, Oscurato Rosa, moglie del predetto, la quale nel tentativo di ritardare l’accesso all’abitazione da parte degli agenti operanti, inscenava un malore nella speranza di far occultare da parte di altri familiari, presenti in casa, la sostanza stupefacente poi rinvenuta.

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