La Matesannio nel 2020 sarà tappa e prova unica del campionato italiano di ciclismo
Ad annunciarlo il presidente regionale della Federazione Ciclistica Italiana, Giuseppe Cutolo, nel corso della conferenza stampa di presentazione della VII Maratona sulle due ruote in programma domenica 30 giugno, con partenza ed arrivo a Gioia Sannitica e percorso lungo i comuni del Matese, quale gara ufficiale del Circuito Scudetto Campano 2019 nonché prova master del Campionato Regionale FCI.
Nella sala conferenze di Palazzo Ranieri, sede de Parco Regionale del Matese, i vertici della Asd Matesannio e le istituzioni locali hanno illustrato alla stampa l’attesissimo evento sportivo che attira, ogni anno, diverse centinaia di ciclisti ed appassionati delle due ruote provenienti da tutta Italia.
“La maratona del Matesannio è il ritrovo degli amanti di un territorio bellissimo”, ha aperto la serie di interventi Mino Monelli, giornalista del settore, seguito a ruota dal presidente della Fci Campania, Cutolo, che ha subito acceso l’entusiasmo dei tanti presenti con il suo annuncio: “non ci credevo all’inizio in questa Gran e medio fondo ma devo riconoscere che oggi è una bellissima realtà. La Matesannio, dal prossimo anno, sarà tappa e prova unica del campionato italiano di ciclismo, pertanto auguri affinché questa avventura possa continuare nel tempo”.
“Di solito c’è la crisi del settimo anno ma invece questa è ripartenza verso nuovi traguardi, per il Matese che è la Svizzera di Terra di Lavoro, e per la Matesannio che rappresenta una operazione magnifica di immagine e di promozione locale perché bisogna considerare che lo sportivo è il primo turista del territorio ed il primo cliente per le attività ricettive e ristorative del posto”, ha sottolineato Michele De Simone, presidente del comitato provinciale Coni di Caserta.
“Abbiamo location che sono le più belle in assoluto dell’alto casertano e dell’intera provincia, abbiamo bisogno di indotto e di sinergie per far conoscere queste zone; qui respiriamo ancora un’aria pura ed abbiamo la possibilità di impadronirci della nostra esistenza, di chiederci cosa stiamo facendo e dove stiamo andando perché siamo slow, quindi non resta che andare avanti così tutti ne trarremo dei vantaggi come Matese e come comunità”, ha dichiarato il sindaco di San Potito Sannitico, Franco Imperadore.
Per il padrone di casa e presidente del Parco Regionale del Matese, Vincenzo Girfatti, c’è un dato importante che si riscontra sul territorio:
“Ci stiamo riscoprendo amanti del ciclismo che è il primo sport di Caserta e Benevento, ed il Parco torna centrale e visibile sul territorio perché siamo impegnati dal primo giorno a perseguire uno sviluppo sostenibile che lo renda appetibile all’esterno”.
“La Matesannio è l’essenza della capacità associativa che polarizza le nostre attenzioni ed il nostro modo di vivere sul territorio. È l’essenza di sviluppo per questo comprensorio in termini di visite perché è un’emozione vedere tante persone coinvolte e tante comunità interessate da una iniziativa davvero straordinaria che rappresenta passato, presente e futuro del Matese e del vicino Sannio tanto da essere un modello da imitare”, ha spiegato il neo sindaco di Gioia Sannitica, Giuseppe Gaetano, da sempre impegnato nella organizzazione dell’evento.
“La bici è il mezzo migliore per promuovere un territorio perché ti consente di ammirare le bellezze locali e di portare con sè sapori e saperi di un’area geografica davvero straordinaria come la nostra che mette insieme Caserta e Benevento.
Da quest’anno c’è il gruppo di Matesannio giovani che collaborano attivamente con noi nella perfetta organizzazione della manifestazione e che sono anche il nostro futuro, perché a loro toccherà presto curare la gran fondo e la medio fondo.
Quest’anno c’è una piccola novità su breve percorso perché si passerà per San Lorenzo centro, quindi per località Fontana vecchia e poi si salirà per San Pasquale di Faicchio dove c’è il convento, un percorso in salita con dislivelli del 18/20% di pendenza”, hanno spiegato il presidente della Asd Matesannio, Claudio Melillo, ed il direttore tecnico, Aldo Di Palma.