Universiadi, tra sport e silenzio mediatico
Grande emozione alla Cerimonia d’apertura della XXXa Universiade a Napoli in uno Stadio San Paolo “rinnovato” e accogliente. Vi è il tutto esaurito, 50000 persone accolgono ed applaudono le delegazioni degli atleti provenienti da tutto il mondo. Presenti il Presidente della Repubblica Italiana Mattarella, il Cardinale Sepe, Il presidente della Regione De Luca, il Sindaco della città Partenopea, le autorità del CONI ed il presidente della Società Sportiva Calcio Napoli De Laurentiis che ammira incredulo uno stadio “nuovo” come un bambino che non vede l’ora di giocare con il suo giocattolo preferito che gli è stato regalato. A pochi km dal San Paolo la città galleggiante, una grandissima nave che ospita gran parte degli atleti. Singolare ed unico l’ingresso degli atleti Argentini che hanno alzato al cielo la maglia argentina numero 10, quella di Diego Armando Maradona consapevoli del significato che assume quel gesto, in questo stadio e nel cuore del popolo napoletano. Non meno importante e dal profondo significato l’ingresso degli atleti Brasiliani e Uruguaiani. I primi sono entrati con grembiule e cappello da chef per omaggiare la grande cultura culinaria napoletana mentre i secondi con uno striscione hanno ringraziato Napoli con un vistoso Uruguay ti ama”. Unico momento negativo ed inspiegabile è quando a varcare l’ingresso del terreno di gioco i francesi e tedeschi sono stati accolti da qualche timido fischio…ma per fortuna hanno vinto gli applausi ed il divertimento dettati dallo spettacolo musicale e coreografico facendo passare in secondo piano anche il fatto che in Italia le Universiadi in Campania non sono andate giù ai molti. A dimostrarlo il grande silenzio mediatico (Rai 2 a parte) da parte delle mittenti della rete Mediaset e di Sky Sport. Ma non importa, ancora una volta hanno vinto applausi e divertimento che esaltano il vero SPORT, quello pulito, quello vero, quello che luccica negli occhi dei giovani atleti e che non è fatto per essere tenuto tutto per se…un click, un selfie, una foto, un video per immortalare questo momento che rimarrà indelebile nel loro cuore e nel cuore di tutti i campani che ancora una volta hanno dimostrato di essere amanti dello Sport che unisce in un unico abbraccio (come spiega il logo di questa edizione delle Universiadi) persone di tutto il mondo all’ombra del Vesuvio che stasera è stato “acceso” dalla fiamma cacciata metaforicamente di collopiede dall’ultimo tedoforo, Insigne, prima di cantare con il grande Andrea Bocelli “jamm ncopp jamm ja” e terminare con la nota più bella: “all’alba vincerò”…da domani vincerà lo sport.