Vitulazio – Studi e proposte per la riattivazione del Teatro Romano di Cales

Vincenzo Russo di Vitulazio ha conseguito alla Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II” la Laurea Magistrale, con lode, in Architettura-Progettazione Architettonica, discutendo la tesi “La riattivazione del Teatro Romano di Cales”. Relatore è stato il professore architetto Sandro Raffone e correlatore sono stati l’ingegnere Antonio Formisano e il dott. Giovanni Rosario Lombardi, Sindaco del Comune di Calvi Risorta. Ciò che ha motivato l’intervento progettuale del giovane neo architetto vitulatino Russo è stato il desiderio di restituire al Teatro Romano dell’antica città di Cales, oggi Calvi Risorta, la sua funzione originale per sottrarlo al crescente degrado nonché incentivare la conoscenza dell’interessante e inestimabile area archeologica e per arrivare a tanto nell’intervento progettuale ha previsto una ristrutturazione del monumento con materiali non invasivi da innestare sulle mura esistenti. L’intervento progettuale prevede la creazione di una struttura-ristorante interamente in legno, indispensabile per far vivere l’intero sito archeologico, lontano dal centro abitato, e a ricavarne profitti utili alla cura e alla manutenzione dell’area.
Ci si augura vivamente che le Istituzioni e gli Enti preposti alla salvaguardia e al rilancio del sito archeologico analizzino, quando prima, l’interessante e innovativa proposta di lavoro della tesi di Vincenzo Russo e attivino, con la dovuta tempestività, i necessari e indifferibili interventi per la tutela e la rinascita del sito. Il Sindaco di Calvi Risorta, dott. Lombardi, ha assicurato l’impegno e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale nel porre in essere tutti gli atti necessari per la valorizzazione e la rinascita dell’antica città di Cales, parte integrante del Comune di Calvi Risorta, ove nelle immediate vicinanze si snoda la Strada Statale n. 6 Casilina, con il Castello Aragonese, la Dogana Borbonica, il Vecchio Seminario Diocesano e la Cattedrale Romanica.
Il Teatro di Cales è ubicato in località Grotte, nella zona mediana della città antica, in prossimità del limite occidentale delle mura e a poca distanza dal Foro. Il primo impianto, in opera quasi reticolata di tufo, risale all’età sillana, ma presenta nel muro del proscenio tratti di opera incerta. La struttura è stata quasi sistematicamente spoliata del suo apparato decorativo che era notevole, vista la quantità di frammenti marmorei, elementi architettonici in marmo rinvenuti negli stati di interro. L’orchestra e l’edificio scenico subiscono trasformazioni in età augustea e alla fine del primo secolo dopo Cristo. L’indagine archeologica ha portato alla luce anche la parte del porticus post scaenam con pavimento in lastre di tufo e colonne in tufo e in laterizio ricoperte di stucco. Nell’area archeologica sono ubicati il Tempio, le Terme del foro, le Terme di San Leo, il Castellum Aquae, gli Edifici di Via Forma, l’Arco d’Orlando, la Grotta delle Formelle, la Grotta dei Santi, il Ponte delle Monache e la Basilica Paleocristiana di San Casto.

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