Proposta per modifiche codice della strada
Roma. “Siamo felici di aver ritrovato nel nuovo codice della strada, approvato dalla commissione Trasporti alla camera in prima lettura e che si appresta ad essere esaminato in aula e poi al Senato, numerose modifiche che abbiamo suggerito in sede istituzionale all’inizio di quest’anno. Ciò vuol dire che la politica vuole garantire maggiore sicurezza sulle strade di questo paese”. A parlare è il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus (A.I.F.V.S.), Alberto Pallotti, che, in una nota stampa ufficiale, ha sottolineato come “il nuovo codice della strada può rappresentare un cambiamento radicale a tutela di tutta la società civile”.
In occasione dell’audizione tenutasi nella giornata del 27 febbraio 2019 ed inerente le modifiche al codice della strada presso la IX commissione permanente Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati di Roma, Alberto Pallotti pose l’accento su diversi punti per i quali era auspicata modifica: sensori di parcheggio “Salvabimbi”; modifica Art. 142 comma 1; rendere più agevole e piu’ efficace il controllo della velocità alle forze dell’ordine; installazione dispositivo Isa, per la limitazione automatica della velocità; dispositivi rilevazione tasso alcolemico; esclusione dell’art. 186 dal fatto di lieve entità penale; il trasporto scolastico; Modifica dell’art. 172 comma 4; adeguamento articolo 172 comma 10 del cds; modifica dell’art. 142 comma 12 ter in termine di investimenti dei proventi dalle sanzioni relative all’eccesso di velocità; modifica dell art. 142 comma 12 quater per la rendicontazione; modifica art. 171 del cds. Il casco obbligatorio; aumentare le sanzioni per le violazioni dell’art. 188 sosta dei veicoli riservati alle persone diversamente abili; modifica articolo 195 2 bis e art. 6-ter della legge 160/2007; art. 211 cds. Il ripristino dello stato dei luoghi; educazione stradale. Art. 230 cds; divieto di sosta 158.
I cambiamenti principali del nuovo DDL riguardano svariati punti. I motocicli di cilindrata superiore “a 120 cc se a motore termico e di potenza fino a 11 kW se a motore elettrico” potranno circolare su strade urbane ed extraurbane; tuttavia “la circolazione è comunque consentita solo a soggetti maggiorenni, muniti di patente A, B o di categoria superiore o muniti da almeno due anni di patente A1 o A2″. I comuni saranno obbligati ad adottare nelle zone scolastiche, cioè nelle strade in prossimità di edifici scolastici, almeno negli orari di ingresso ed uscita dei ragazzi, misure per garantire maggiore sicurezza come zone pedonali, zone a traffico limitato o riduzione della velocità al di sotto dei 30km/h. Gli scuolabus entro il 2024 dovranno essere provvisti di cinture di sicurezza, mentre sarà obbligatorio il casco per i bambini in bicicletta fino a 12 anni. Il testo prevede anche l’inasprimento delle sanzioni per chi occupa il parcheggio per i disabili o per chi non rispetta lo stop ai passaggi di livello. L’attenzione è stata posta anche sui ciclisti, che avranno una area avanzata di attestamento in prossimità dei semafori. Il limite in autostrada resta fermo a 130 km/h.
“I nostri suggerimenti sono scaturiti dal confronto con la realtà e con fattori che, statisticamente, hanno causato e continuano a causare morti sulle strade italiane – afferma Alberto Pallotti -. La modifica inerente l’utilizzo delle cinture di sicurezza sugli scuolabus è una nostra proposta. Sono molto soddisfatto di aver trovato nell’onorevole Diego De Lorenzis un interlocutore privilegiato. E’ stato lui che ci ha aiutato ad inserire questo importante punto a tutela dei bambini. Seppur in un primo momento sono state palesate delle difficoltà di attuazione dovute all’assenza fondi, la situazione è stata sbloccata grazie all’intervento di tutte le parti, politiche e civili. Allo stesso modo, ci siamo opposti a spada tratta sull’aumento della velocità a 150 km/h sulle autostrade, così come han fatto diverse associazioni, tra cui l’ASAPS. I casi di cronaca di questi giorni accendono una luce preoccupante sugli incidenti stradali ed è la velocità che ne determina i più funesti risultati. Sono felice anche che, per l’ennesima volta, si sia data valore e riconoscimento al nostro immenso lavoro sul territorio. Solo uniti si può fermare la strage stradale”.
“La sicurezza stradale – afferma l’onorevole Diego De Lorenzis – è una priorità governativa, di questa maggioranza. Il lavoro svolto finora rende evidente il nostro impegno su questo tema. La strada è di tutti ed è inaccettabile che in Italia muoiano oltre 3300 persone ogni anno. Abbiamo cercato di tenere conto di tutti i suggerimenti pervenuti dalla società civile, da soggetti istituzionali e tutti gli attori coinvolti in questo ampio confronto durato 7 mesi. Non posso che ringraziare l’associazione per i contributi preziosi e, soprattutto, per la instancabile, continua, capillare ed encomiabile opera di sensibilizzazione. La sua azione ha permesso di arrivare ad un testo che pone finalmente l’attenzione sui soggetti più vulnerabili, rendendo chiaro che deve essere responsabilità dei conducenti dei veicoli più pesanti e veloci rendere la strada sicura per tutti”.