Il libro “Il berretto di Squille” di Fiorenzo Marino
Il 23 Maggio 2019, durante l’ultimo incontro dell’anno al “Caffè Letterario” presso il Liceo Luigi Garofano di Capua, l’ex insegnante dell’istituto stesso, Fiorenzo Marino, docente di materie letterarie e latino, ha presentato il proprio libro “Il berretto di Squille”, pubblicato da Edizioni Spartaco, a tutti i suoi ex colleghi e alunni, tra i quali vi ero anch’io. Il romanzo è ambientato nel periodo degli sbarchi delle truppe borboniche in Italia e narra, citando le parole della prefazione del libro, a cura di Nando dalla Chiesa, di “una tenera e incompiuta storia d’amore”. Aristide Panseri, diciottenne bergamasco realmente esistito, incontra Maria, una giovane contadina che lo aiuta a curarsi. I tre grandi sentimenti che caratterizzano il romanzo sono la paura, l’amore e la speranza. Grazie a questo racconto si possono apprendere molte notizie storiche, politiche e geografiche riguardanti luoghi molto vicini a noi che ignoriamo, come Squille, frazione di Castel Campagnano in provincia di Caserta e Sant’ Angelo in Formis . E’ da apprezzare, a questo proposito, la profonda cultura di Marino, che si evince dalle descrizioni storiche e geografiche di quei luoghi tanto dettagliate. Il linguaggio utilizzato in questo libro è semplice e piacevole, e da esso traspaiono le vite e le abitudini dei personaggi. La conclusione è molto bella, toccante e lascia ampio spazio all’immaginazione. Riprendendo le parole di Nando dalla Chiesa “ Non so dunque se abbia voluto restituire l’onore delle armi al nostro Risorgimento attraverso una novella, o se abbia voluto invece <solo> fornire una cornice risorgimentale e perciò condivisa a una romantica, silenziosa storia d’amore. Mi piace però pensare che abbia voluto almeno in parte seguire la prima intenzione. Perché, è giusto dirlo, ci sarebbe riuscito perfettamente. Con sensibilità, con cultura”. Ho apprezzato molto questo libro, e lo consiglio a persone di ogni età, in quanto è sempre bello imparare qualcosa su ciò che ci circonda, sotto una forma piacevole, quanto solo un romanzo sa fare.