Luciano De Crescenzo: “L’ultima speranza per la razza umana”

“A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l’ultima speranza che resta alla razza umana”. Questa è soltanto una delle tantissime perle che ci ha lasciato in eredità Luciano De Crescenzo che si è spento a Roma, lo scorso 18 luglio lasciando un vuoto incolmabile nella sua città d’origine che ha decantato più volte nei suoi vari libri e film. Dopo aver conseguito gli studi in Ingegneria Idraulica decide di dare ampio spazio alla sua principale vocazione di scrittore divenendo un autore di successo internazionale. Riesce a tradurre le sue opere in moltissime lingue divenendo un caso mondiale. Infatti ricordandolo c’è chi ha affermato: “E’ riuscito a portare libri a casa di persone che non ne avevano neanche uno”. De Crescenzo non è stato soltanto uno scrittore, ma anche un regista che ha esaltato tematiche elevate in modo che potessero essere comprese dalla massa. A tal riguardo basti pensare al film “32 Dicembre”, realizzato nel 1988, dove affronta la tematica della relatività del tempo, riportandola in un contesto popolare che si sofferma apparentemente sulle cose di poco valore e di poca importanza. Nelle sue opere è stato in grado di raccontare verità della vita quotidiana, soprattutto del popolo Partenopeo, sotto ogni tipo di sfaccettatura e facendole rimanere impresse nelle menti dei suoi amatori. Uno degli aspetti peculiari della sua personalità è che al termine delle sue storie vi è sempre una morale volta a poter trasmettere un insegnamento a chi lo sta leggendo o guardando attraverso le sue creazioni artistiche. De Crescenzo amava Napoli, che in questi giorni lo sta piangendo amaramente per la sua personalità e la sua vena artistica che lo rendevano unico nel suo genere. In molti commemorandolo ricordano: l’amore per gli altri, il suo sorriso e la sua profonda intelligenza. Luciano De Crescenzo ci ha lasciato in dote una lunga serie di riflessioni sul senso della vita e su come poterla vivere appieno, infatti in una delle sue dichiarazioni, lo stesso afferma: “La lunghezza effettiva della vita è data dal numero di giorni diversi che un individuo riesce a vivere. Quelli uguali non contano”. Sicuramente lo stesso De Crescenzo ha vissuto una vita diversa giorno per giorno nutrendosi di filosofia e di arte. E’ stato tra i pochi a riportare in auge la letteratura e la filosofia, a volte mescolandole insieme con il suo linguaggio prevalentemente partenopeo che lo contraddistinguevano dagli altri suoi coetanei. Tutta l’Italia è addolorata per questa tragica perdita che sarà difficile colmare. Lo stesso Renzo Arbore commosso, presente alla camera ardente per rendergli omaggio, afferma: “Luciano avevi ragione, siamo angeli con un’ala sola. Dobbiamo volare abbracciati”.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post