Pietramelara – La Fiera della Cipolla 2019

Il territorio di Pietramelara nasconde antiche origini tra le sua mura, alcuni segreti restano tuttora nascosti, ma molti altri sono stati scoperti grazie all’archivio comunale e a quelli religiosi, come i registri parrocchiali di Sant’Agostino. Attraverso antichi documenti si attesta l’esistenza nei tempi passati della fiera della cipolla e soprattutto il suo legame con la festa religiosa della Madonna di San Giovanni. Una chiesa antica nell’omonimo luogo risale al tempo di Giovanni da Venafro, ma nel 1680 fu distrutta e poi ricostruita e tuttora esiste in via San Giovanni, inoltre a tale chiesa era affiancato anche un ospedale, entrambi dedicati a San Giovanni perché protettore dei cavalieri di Malta. Inoltre i registri della chiesa di Sant’Agostino attestano anche piena attività di un albergo per viandanti e stranieri fra il settecento e l’ottocento. Dopo l’Unita d’Italia, questa vasta proprietà, sino alle falde del Monte Maggiore, fu acquistata all’asta dal Barone Sanniti; ma a causa del terremoto del 1980, la chiesetta subì diversi danni, fu abbattuta e poi ricostruita. Grazie alla famiglia Sanniti, la chiesa è stata tenuta bene, portando avanti anche il culto per la Madonna di San Giovanni, insieme alle tradizioni della fiera. Ormai nota dalle sue origini come “fiera delle cipolle” perché è proprio questo ortaggio che viene venduto e numerosi accorrono da Pietramelara e dintorni per acquistarle, anche quest’anno il rito è stato effettuato nel weekend 27 e 28 luglio, nonostante le condizioni atmosferiche siano state alquanto avverse in questi giorni. Un tempo era tradizione anche il commercio di animali di grossa taglia, soprattutto equini e bovini e non mancavano maiali, pecore e capre e fino a qualche anno fa c’erano i sellari che offrivano la vendita di briglie, selle e redini. In occasione di tale evento, negli anni 60 e 70, i pietramelaresi emigrati, soprattutto in Svizzera, tornavano a casa per poi ritornare nei paesi di lavoro verso il 20 agosto, dopo la festa di San Rocco. Queste sono parte delle tradizioni pietramelaresi ancora sopravissute, nonostante oggi la fiera abbia perso un po’ il suo smalto ed il suo aspetto tradizionale, comunque le sue radici storiche restano, partono da molto lontano, infatti è ormai una tappa obbligata nell’estate di Pietramelara, a cui nessuno vorrebbe rinunciare.

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