La reazione del Sud, migliaia di adesioni al Movimento 24 agosto
Forse la portata di quanto è accaduto il 24 agosto scorso è possibile misurarla anche in base al rumoroso silenzio dei (diversamente interessati) media nazionali. Quelli che dagli anni ottanta ad oggi hanno suonato la grancassa ad ogni rutto di Bossi e ad ogni mojito di Salvini, gli stessi capaci di concentrarsi a lungo sui motociclisti senza casco di Napoli e distrarsi quando si tratta di approfondire, almeno un po’, l’indecenza dell’autonomia differenziata diventata patrimonio comune di tutti i partiti nazionali che così intendono legalizzare il furto di 61 miliardi a danno del Mezzogiorno.
Cosa è avvenuto il 24 agosto? È successo che, in piena estate, con un preannuncio sui social di una settimana appena, un mezzo migliaio di persone ha raccolto l’invito del giornalista/scrittore meridionalista Pino Aprile e si sono incontrate in un posto bellissimo, ma non facile da raggiungere, al Parco della Grancìa (Potenza), per dare corpo ad una azione politica meridionale di emergenza democratica.
Nel più grande Parco Storico Rurale e Ambientale d’Italia, capace di raccontare “La Storia Bandita” del brigantaggio postunitario, non si è registrata una semplice rivendicazione territoriale, geografica, ma l’affermazione di una tenace e convinta urgenza di giustizia e verità, in quanto secondo Pino Aprile “…i valori sono universali, o non sono tali, e se a una città viene negato il treno, poco importa che sia Matera o Sondrio” e ancora “…un’azione politica non può avere come valore un territorio, il valore è l’equità. L’azione appare meridionale perché è il Mezzogiorno ad essere stato discriminato”.
Tra i partecipanti il senatore Saverio De Bonis, ex M5S, intenzionato d’ora in poi a rappresentare in parlamento le istanze venute fuori alla Grancìa; c’erano molti sindaci ed amministratori locali, anche quelli che nei mesi scorsi si sono impegnati in una encomiabile battaglia per chiedere allo Stato i danni derivanti dall’attuazione incostituzionale del federalismo fiscale; c’era la coda di tanti cittadini per la registrazione nella scaletta degli interventi che alla fine sono stati una ottantina (tre minuti l’uno).
Il nome del soggetto politico è la data di questo primo incontro, Movimento 24 agosto (M24A) e coincide con la data dell’eruzione del Vesuvio del 79, chissà se è coincidenza voluta. Fatto sta che l’eruzione c’è! A distanza di pochi giorni vengono fuori, rompendo gli indugi, migliaia di adesioni e i primi circoli. Migliaia di cittadini che da ogni dove manifestano, registrando qui, la volontà di impegnarsi su tanti obiettivi già condivisi mettendo da parte, in questo tempo mai così buio per il Sud, i dettagli che li contrappongono.
Il meglio Sud dimostra finalmente di saper reagire ed ha forse trovato la via … che fai, non vieni?