L’Occidente si sta “paurosamente” riorganizzando
L’era Trump, che per più di qualche analista è in via di dissoluzione, pare abbia portato diverse novità, per certi versi ancora imperscrutabili, nella geopolitica mondiale e nei rapporti tra i due grandi blocchi storici, Occidente e Oriente (Russia e altri paesi dell’ex blocco sovietico), nonché tra quelli che una volta apparivano solo entità di contorno e oggi si apprestano a diventare le nuove superpotenze del globo (Cina e a distanza l’India). L’Europa, come sempre accaduto dalla fine della disastrosa Seconda guerra mondiale, tra l’altro avviata proprio a causa dei tedeschi e di compiacenze varie tra cui quella italianissima del “ventennio”, continua ad essere semplice spettatore, linea di separazione, muro di contenimento o frontiera avanzata per almeno uno dei due blocchi, ovvero quello che giace dall’altra parte dell’Atlantico. Nonostante la maggior parte della (quasi) pacifica popolazione del Vecchio Continente sia oramai convintamente presa dal consumismo, dal cosiddetto benessere, tanto che consuma il 20 % delle risorse planetarie a fronte di un peso di appena il 7% sul totale della popolazione mondiale, tutto ciò che vi sta accadendo è ben lontano dall’essere un semplice caso. Anzi, direbbe qualcuno, la situazione sta gradualmente, non so dire quanto velocemente, degradando e avviandosi al più malevolo periodo della nostra storia: quello “adolescenziale” di inizio ‘900!
Ciò che però a molti sfugge, tanto più se presi, anche giustamente, da problemi legati all’intermittente crescita zero, che si traduce in assenza di lavoro e allargamento della forbice sociale, è la serie di manovre geopolitiche che stanno ridisegnando pericolosamente i probabili scenari futuri sul nostro territorio comunitario e, soprattutto, in Italia. Sappiamo tutti (lo sappiamo, vero?) che dall’8 settembre del ’43 il nostro Paese è stato inserito più o meno militarmente, per sua stessa mano, a causa della disastrosa alleanza con il nazismo, in ciò che oggi possiamo definire il blocco occidentale o, più cinicamente, “periferia degli USA”. Ciò che molti non vedono, o forse non vogliono vedere, è che la contrapposizione tra States e blocco orientale, Russia e Cina in primis, sta ricostituendo in Europa una strategica trincea di guerra che sembrava finalmente smantellata. Non a caso i due cari nemici, incatenati addirittura da questioni elettorali e presunti piani informatici per favorire l’ascesa di Trump alla Casa Bianca (Russiagate), sono da tempo allo strappo totale in grande stile, direi quasi da ritrovata Guerra fredda. Esperimenti su armamenti a propulsione nucleare per Putin, con relativi fallimenti e particelle radioattive girovaganti nel nord Europa, ma anche accordi di non proliferazione nucleare stracciati a piene mani dal biondo imprenditore americano. Ancor peggio, però, nessuno si accorge che ci si prepara a riposizionare armamenti strategici nei Paesi di medio confine come l’Italia, antico alleato che negli ultimi 14 mesi ha davvero fatto tanti capricci osando, addirittura, firmare accordi commerciali con il colosso rosso, la Cina di Xi Jinping, e farsi troppi selfie con il russo di ferro Putin! Ed è a questo punto che, nel placcare “strongamente” il dragone rosso per bloccare, direi giustamente, il tentativo di trasformare una nuova tecnologia, il 5G, in un bellissimo Trojan con il quale controllare gli occidentali esattamente come già si fa in casa, il “ri-posizionamento” dell’Italia ha assunto contorni molto importanti per gli scenari geostrategici a breve e medio termine. Ora non è che si voglia fare del complottismo, anzi, lungi da me pensare che i problemi di cervicale derivino dalla cotanta roteazione di un disco piatto con i ghiacciai a contorno, ma da qui ad avere un le fette di salame sulle “telecamere” ce ne vuole. Insomma, se da una parte mi sono divertito ad analizzare l’attuale situazione mondiale in modo scherzoso, direi alla Sturmtruppen, o magari alla Totò e Peppino, che tifavano Russia perché «…fatti prigionieri dagli americani è molto meglio…», vi invito seriamente a seguire con più attenzione l’evoluzione delle vicende politico-economiche che stanno contrapponendo duramente Occidente e Oriente. Non tutto è ciò che sembra, ma soprattutto, per chi vuole leggere tra le righe ridenti di questo articolo, vi sono diversi pericoli all’orizzonte che sono, giorno dopo giorno, confermati da piccoli strani episodi. Un governo che si “allinea” ad una “nuova Europa” con la locomotiva spenta (Germania), un pizzico di Arabia Saudita, un misto di droni iraniani e diverse importanti questioni elettorali d’oltre Atlantico in arrivo e a me, se permettete, un pizzico di ansia mi sale. Dobbiamo preoccuparci? Meditate gente, meditate….