I Platani di Roma “dialogano” con la città
Se i platani di Roma potessero parlare… chissà che cosa ci racconterebbero; storie aneddoti, segreti e misteri. Ma secondo alcune recenti ricerche scientifiche gli alberi “parlano” per davvero, almeno tra loro. “Parlano” anche quelli che affiancano i viali di Roma, regalando alla città scorci verdi, da preservare e tutelare. Partendo da qui, per la serata finale Roma Creative Contest 2019, il 22 settembre, saranno proprio gli alberi, i platani di Roma, a diventare protagonisti di un evento speciale nel segno dell’ambiente.
Una serata di chiusura che vedrà l’anteprima nazionale di Platani di Davide Santirocchi e di Plants Play, la performance “arborea” ideata dalla promotrice della serata, la No Profit italiana Yourban2030, che solo 11 mesi fa si faceva conoscere in tutto il mondo donando alla città il più grande murales mangia smog d’Europa, Hunting Pollution.
PLATANI di Davide Santocchi è un corto che ha come protagonisti due platani, uno più giovane e uno più adulto che conversano tra di loro toccando con stile ironico e sarcastico alcuni dei temi più scottanti sul fronte ambientalista. La scelta di questi alberi è dovuta al fatto che il platano è spesso l’albero prescelto come arredo urbano perchè è molto resistente allo smog e cattura molta anidride carbonica.
In termini di impatto sulla salute umana, gli alberi nelle aree urbane sono sostanzialmente più importanti degli alberi nelle campagne a causa della loro vicinanza alla gente. Maggiore è la copertura arborea, maggiore è la rimozione dell’inquinamento, e maggiore è la rimozione e la densità di popolazione, maggiore è il valore dei benefici per la salute umana. Le due voci dei Platani appartengono a MARCO METE (la voce di Bruce Willis, Kevin Bacon, Robin Williams) e DARIO PENNE (la voce di Anthony Hopkins e Michael Caine), la co-produzione e Image Hunters e Yourban2030. Il cortometraggio è diretto da Riccardo Rabacchi, prodotto in collaborazione con Redigital, Luxor e Laserfilm, nato dalla sceneggiatura vincitrice dello Screenplay Contest al Roma Creative Contest 2018, scritta da Davide Santocchi.
Sempre nell’intento di unire il valore culturale alla natura, con la mission di sensibilizzare un pubblico sempre più eterogeneo sul tema, dopo la proiezione del corto Yourban2030 presenterà una speciale e inedita perfomance artistica per mostrare al pubblico i codici linguistici degli alberi, in grado di comunicare tra di loro e con l’esterno: Plants Play.
Per dare vita a questa originale performance, Yourban2030 ha individuato una startup, PLANTS PLAY che ha ideato il primo dispositivo indossabile al mondo che permette di convertire le variazioni di impedenza elettrica delle piante in musica. Il dispositivo capta i segnali elettrici tramite due sensori posizionati sulle foglie delle piante e li trasforma in note musicali attraverso un algoritmo di generazione statistica che abbiamo creato, dopodiché le note vengono inviate tramite bluetooth ad uno smartphone, o ad un computer tramite cavo Midi.
Il 22 settembre, alle ore 21.00, sul palco del Roma Creative Contest, all’ex Caserma Guido Reni, verranno messe due piante collegate con questi elettrodi speciali e la sala potrà ascoltare le “parole” degli alberi, trasformando il loro linguaggio in musica e amplificandolo per il pubblico. Edoardo Taori e Federica Zizzari, sono i due giovani ragazzi ideatori che della loro passione per la natura hanno fatto un arte e un mestiere, riuscendo a creare e far conoscere in tutto il mondo un dispositivo unico quale è Plants Play. Edoarda sarà presente quella sera in sala.
“E’ proprio osservando gli alberi che ho imparato una lezione che non è scritta nei libri di geometria” ha dichiarato la Presidente di Yourban2030 Veronica De Angelis, giovane imprenditrice romana. “Proprio i “Platani” di Roma con le loro radici prepotenti che si fanno strada spaccando l’asfalto mi hanno mostrato che esiste un altro percorso, meno lineare, inaspettato, ma non per questo meno efficace per raggiungere il nostro obiettivo.
Così ho fondato Yourban2030, un’organizzazione no profit che sceglie il linguaggio artistico in tutte le sue forme per lanciare un messaggio sui temi dell’ambiente e per immaginare nuove prospettive di un futuro sostenibile. Avremmo mai potuto piantare 30 alberi in un incrocio del quartiere Ostiense? Francamente no, ma abbiamo potuto realizzare “Hunting Pollution” il più grande green murales d’Europa, utilizzando una vernice reattiva in grado di assorbire l’inquinamento prodotto da 80 veicoli in un giorno.
Avremmo potuto raccontarvi che le piante sono in grado di comunicare? Magari si, ma non sarebbe stato così convincente come sentirle parlare”.
Il Roma Creative Contest è il Festival Internazionale dei cortometraggi di Roma, con la presidenza onoraria del Premio Oscar Giuseppe Tornatore.