Pignataro Maggiore ricorda il Vescovo Nicola Rotoli nel 150° anniversario della nascita
Domani, domenica 22 settembre 2019, la comunità di Pignataro Maggiore e dell’Agro caleno renderanno omaggio, nel 150° anniversario della nascita, al suo illustre concittadino, Nicola Rotoli, eletto Vescovo della Diocesi di Isernia e Venafro il 28 marzo del 1916. Questi esercita l’episcopato nella predetta Diocesi per ben 16 anni e fino al 27 aprile 1932, giorno della sua nascita in Cielo. Mons. Nicola Rotoli nasce a Pignataro Maggiore il 1869, frate francescano dei Frati Minori. In una pubblicazione della Diocesi di Isernia e Venafro, curata dal Capitolo della Cattedrale, leggiamo “Nicola Maria Rotoli, dei Frati Minori, munifico e generoso, nonostante la sua francescana povertà, oriundo di Pignataro Maggiore” e nel libro “Tradizioni Aurunche” del 1937 di Nicola Borrelli leggiamo che il pittore pignatarese Giorgio Santella “… inizia i primi studi presso il Convitto di Isernia sotto la tutela dello zio Frate minore francescano Nicola Rotoli”.
La celebrazione commemorativa vede il coinvolgimento delle Diocesi di Teano-Calvi (Diocesi di sua provenienza) e di Isernia-Venafro (Diocesi del suo episcopato). Alle ore 10.00 di domani, domenica 22 settembre, concelebrazione solenne nella chiesa madre di Pignataro Maggiore presieduta dal Vescovo diocesano S.E. Mons. Giacomo Cirulli. A seguire, scoprimento di una targa sulla casa natale, sita in Vico Salerno (già Vico Piscillo), traversa di Via Regina Elena, alla presenza del Vescovo Cirulli e con l’intervento del Sindaco del Comune di Pignataro Maggiore nonché Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Caserta, avv. Giorgio Magliocca. Alle ore 19.00, nel salone parrocchiale della chiesa madre, presentazione del volume “Lettere Pastorali” di S.E. Mons. Nicola Rotoli. Detta presentazione sarà impreziosita dagli interventi dei Vescovi Giacomo Cirulli e Camillo Cibotti, quest’ultimo Vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro. La relazione sarà tenuta dal prof. Giorgio D’Angelo e modererà gli interventi il prof. e poeta Giovanni Nacca.