Commercialisti in sciopero anche a Caserta
Commercialisti in sciopero anche a Caserta a partire dalla mezzanotte di domani 29 settembre fino alle 24 di martedì primo ottobre. La protesta comporterà l’astensione dall’invio dei propri modelli F24. I commercialisti si asterranno anche dalle udienze presso le commissioni tributarie provinciali e regionali sempre dalla mezzanotte del 29 settembre fino alle 24 di lunedì 7 ottobre. È quanto deciso dalle associazioni sindacali nazionali dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Le sigle: Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddcoc, Sic, Unagraco, Ungdcec e Unico. L’azione di protesta nasce a seguito delle problematiche afferenti gli Isa, gli Indici sintetici di affidabilità.
Il consiglio dell’Ordine dei commercialisti di Caserta ha ritenuto doveroso dare la massima diffusione all’iniziativa tra i propri iscritti. Tutti i consiglieri aderiscono in pieno. Questa la loro voce: «Purtroppo, azioni così “prepotenti” si rendono necessarie quando vengono seriamente compromessi la dignità professionale e l’impegno che la nostra categoria profonde anche a “vantaggio” dell’amministrazione finanziaria. Da anni tentiamo, invano, di ottenere semplificazioni della disciplina fiscale e tributaria, per lo snellimento delle pratiche burocratiche e la riduzione dei costi di gestione delle imprese. I professionisti della provincia di Caserta, dispiaciuti per i disagi che dovessero conseguirne per i clienti, precisano che lo sciopero rappresenta una sostanziale tutela di tutta la classe dei contribuenti, stanca di essere assillata quotidianamente da adempimenti e oneri, troppo spesso inadeguati e improvvisati. L’astensione è stata deliberata solo dopo avere chiesto, senza alcun esito, la disapplicazione degli indici per l’anno 2018, ma anche alla luce dei continui e recentissimi aggiornamenti delle procedure, che rendono il nostro lavoro inutilmente faticoso e soprattutto insidioso. Ci siamo sempre dichiarati disponibili al dialogo e al confronto. Siamo stati, invece, accusati di chiedere immotivatamente rinvii delle scadenze. In questa occasione abbiamo deciso di protestare, assumendo esclusivamente a nostro carico i rischi connessi. Lo sciopero è stato indetto conformemente al Codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive e non ha coinvolto le attività che vedono impegnati i commercialisti nelle udienze dinanzi all’autorità giudiziaria civile e penale».