“Seme di Gloria”, la vita Venerabile Giacomo Gaglione nello studio del suo postulatore
Caserta – Subito prima della pausa estiva del 2019 è uscito dalla tipografia il nuovo libro sul Venerabile Giacomo Gaglione, intitolato “Seme di Gloria” scritto dal postulatore della causa di canonizzazione dello stesso terziario francescano, don Antonio Di Nardo. Don Antonio Di Nardo, già autore di altre pubblicazione su Gaglione è prossimo a congedare dalle stampe ancora un altro testo sul santo fedele della Diocesi di Caserta.
L’opera intitolato “Seme di Gloria” è edita dalle Libreria Editrice Vaticana e la presentazione, la prima di una serie di presentazioni, avverrò venerdì 25 ottobre 2019 dalle ore 18:00 presso la Sala Conferenze della Biblioteca del Seminario Vescovile di Caserta, con accesso dall’ingresso di piazza Duomo 11 a Caserta.
All’evento interverranno mons. Giovanni D’Alise, Vescovo di Caserta, che è anche autore della prefazione. Siederanno al tavolo di presidenza dell’assemblea ancora padre Luigi Borriello OCD, Docente di teologia spirituale e Consultore presso la Congregazione dei Santi; don Giuseppe Merola della Libreria Editrice Vaticana; e don Edoardo Scognamiglio Teologo Docente presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale sez. San Tommaso. La moderazione sarà invece affidata al prof. Giuseppe Falanga, Direttore Ufficio Pubblicazioni PFTIM di Napoli.
Il testo è particolarmente importante sia per la diffusione della conoscenza che del culto del Venerabile Giacomo Gaglione ma anche per la riscoperta del senso della vita e delle sofferenze delle “membra”, dei fedeli figli di Dio e fratelli di Gesù, che diventano un solo “Corpo”, la Chiesa, con lo stesso Gesù.
Intensa è la prefazione del Vescovo D’Alise, alla pubblicazione.
In essa, tra le altre cose, si legge: «Attraverso la sua esperienza personale ho potuto rinnovare la mia profonda scelta di seguire Gesù, il Cristo, sulla sua stessa strada, quella della Passione, Morte, abbandono, e Risurrezione. È la strada che “fa fiorire anche il deserto”. […]. Giacomo, dopo aver avuto una vera illuminazione sulla sua vita e sulla sua missione, dall’incontro avuto con Padre Pio da Pietrelcina, identifica con una successiva riflessione e meditazione, che tutto acquista significato nell’incontro vitale ed esistenziale con l’Eucaristia. […] Giacomo, avendo scoperto tutto questo scopre anche che attraverso il Corpo di Cristo, Risorto, ma che mostra ancora i segni della sua passione e morte, attraverso quelle piaghe, passare cosciente attraverso quelle piaghe, trae la sua risposta alla ricerca della felicità. Infatti egli scrive:
“La ricerca della felicità è nel bambino e nell’adulto, è in tutti noi e ci accompagna sempre, anche nello stato di sofferenza, ma rimane vana finché non la innestiamo nel mistero del Cristo crocifisso, nella luce della S. Messa” (SPP, 11-12). […]».
Ed ancora: « Giacomo Gaglione lasciò operare in lui lo Spirito Santo che lo rese così conforme a Cristo da essere e accettare con gratitudine l’essere conforme a Cristo anche nella “sofferenza-sacrificale”. Si potrebbe dire che Giacomo, essendo stato liberato e salvato, si offre perché la sua partecipazione alla sofferenza di Cristo contribuisse, come goccia nel mare, alla salvezza degli uomini secondo il progetto di Dio Padre».
In questi anni grazie allo studio e alla promozione della spiritualità di don Antonio Di Nardo, ed ancora la collaborazione di don Giuseppe Di Bernardo che ospita nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo di Capodrise le spoglie mortali del santo casertano, si sono moltiplicati gli eventi su Giacomo Gaglione, anche con programmi religiosi che hanno coinvolto le reliquie dell’amico del marcianisano, San Pio da Pietrelcina fino al programma a puntate dedicato a Giacomo Gaglione su Padre Pio TV. Infatti, venerdì 11 gennaio 2019 e venerdì 18 gennaio 2019, è stata dedicata uno speciale dal titolo “Giacomo Gaglione, il Crocifisso Vivente di Marcianise e Figlio Spirituale di Padre Pio” ed ancora dal 20 gennaio 2019 ogni giorno venti del mese presso la chiesa di Sant’Andrea si stanno tenendo degli incontri sulla figura e spiritualità di Giacomo Gaglione a cura del postulatore don Antonio DI Nardo con la collaborazione del parroco don Giuseppe Di Bernardo, entrambi membri di una recente commissione istituita dal Vescovo D’Alise sulla conoscenza e diffusione della spiritualità del Venerabile Giacomo Gaglione.
Ma chi è il Venerabile Giacomo Gaglione?
Giacomo Gaglione (Marcianise CE 20 luglio 1896 – Capodrise CE 28 maggio 1962), è il primogenito di 10 figli di una famiglia dalle nobili origini e indiscusso prestigio. Questi cresce florido e vezzeggiato, ama il ciclismo, il ballo e le donne. Tutto va avanti fino alla vigilia della licenza ginnasiale allorquando un segno, un malessere fisico, la sua più Grande Forza, il 20 ottobre 1912 lo metterà letto da cui non ai alzerà più. Medici e specialisti lo visiteranno e cureranno, tra questi San Giuseppe Moscati che profetizzerà la sua santità. Sarà nel 1919 che Giacomino incontrerà Padre Pio. Giacomino sarà un figlio spirituale prediletto del Santo di Pietrelcina. Questo incontro, a cui ne seguirono altri, oltre una ricca corrispondenza autografa, unitamente all’esperienza dei Pellegrinaggi, il primo nel 1929 a Lourdes, servirono a forgiare una missione di vita: la Fratellanza poi Apostolato della Sofferenza, di cui San Padre Pio ne accettò la presidenza.
Guidato dal suo parroco, devoto al suo Vescovo e ubbidiente al Papa (intratterrà corrispondenza con Pio XI, Pio XII e con Paolo IV prima del pontificato per conto del Santo Padre), Giacomo Gaglione cercherà di vivere la regola francescana a cui ha aderito il 15 agosto 1919 indossando lo scapolare del Terz’Ordine francescano, con il nome di frate Francesco.
La ricca corrisponda, ovvero l’Apostolato della corrispondenza, il periodico Ostie sul mondo e le tante pubblicazioni, edite ed inedite, sono la testimonianza viva dell’esperienza e dell’insegnamento di quest’uomo che ha vissuto la Teologia della Gloria della Croce nel Sorriso e nell’Amore. Si consideri che oltre alla scrittura Giacomino era dedito anche ad altre forme artistiche come il disegno e la pittura, anche se la penna per lettere, preghiere, libri fu quella più diffusa (imparò il braille per comunicare con i ciechi).
Giacomino, dalla sua Marcianise prima e Capodrise poi, si è fatto conoscere in tutto il mondo.
Le pubblicazioni di Gaglione evidenziano gli elementi fondamentali di ascetica, mistica, pietà, pedagogia e pastorale, differenziati nell’eccezione francescana, e qui influisce molto l’incontro e l’amicizia con San Padre Pio e la devozione a Santa Teresa del Bambino Gesù, infatti è forte l’esigenza di ringraziamento per il dono della vita, gratuitamente data, nel pieno significato di spirito francescano. Non solo, ispirato come Santa Maria Faustina Kowalska, dall’esperienza della Misericordia offerta negli scritti e nel vissuto di Santa Teresina, ha professato ed è presente nei suoi scritti il Messaggio di Gesù Misericordioso anche prima degli anni ’50 (cioè alla prima diffusione del diario di Santa Santa Maria Faustina in Italia) periodo in cui abbiamo le prime immaginette del messaggio dalle suora polacca e di Gesù Misericordioso edite dalla Diocesi di Udine dall’Ordinario mons. Nogara che Giacomino dedicava e spediva alle sue ostie in tutto il Mondo. In questo 2015, in cui inizia l’anno Giubilare della Misericordia, diventa sempre più attuale la spiritualità del Venerabile Giacomo Gaglione e necessaria la diffusione della sua esperienza e opere perché se ne possa giovare tutto il Popolo di Dio.
A Giacomino il 3 Novembre del 1944 così scriveva Sua Santità Papa Pio XII “Per questa tua croce, con cui partecipi secondo le tue forze alla Croce del Divin Salvatore, molte grazie scenderanno su altri sofferenti e molti aiuti celesti, ne siamo sicuri, saranno concessi anche a noi, che sopportiamo il peso e la responsabilità del governo delle anime in momenti così difficili. Te ne siamo profondamente riconoscenti e preghiamo il Signore perché voglia arrivare a purificare sempre più il tuo desiderio di sacrificio e renderlo sorgente di merito e di prezioso apostolato”.
La morte di Giacomino nel maggio 1962 vide il riversarsi per le strade di Capodrise decine di migliaia di persone, forti dell’amore che gli si riservava, da semplice fedeli, sacerdoti, vescovi, cardinali e emeriti teologi.
Il 1 febbraio 1968 il Vescovo di Caserta, Mons. Vito Roberti, apre il Processo Ordinario per la canonizzazione che sarà chiuso il 27 maggio 1972. Il 21 dicembre del 1974 vi sarà il Decreto sui suoi scritti, il 5 aprile 1976 si apre il processo suppletivo cognizionale a Napoli chiuso nel 1981, e contemporaneamente un processo rogatoriale a Palermo. Il 17 dicembre 1993 ci sarà il decreto di validità dei processi, il giorno 11 dicembre 2007 il Congressus peculiaris super virtutibus dei censori teologi, il 3 febbraio 2009 la sessione ordinaria dei padri Cardinali ed il 3 aprile 2009 con la promulgazione del Decreto dell’eroicità delle virtù sarà dichiarato Venerabile.Giacomo Gaglione è il Fondatore dell’Apostolato della Sofferenza.
In Diocesi di Caserta, ma non solo, è forte l’impulso di fede e conoscenza che si va riservando al Venerabile Giacomo Gaglione. Per richiesta sulla vita e le opere del Venerabile rivolgersi a don Antonio Di Nardo 338/4685721 dinarant@libero.it.
Per conoscere la vita, la spiritualità, gli scritti e gli altri appuntamenti volti alla diffusione della figura del venerabile casertano si consiglia collegarsi alla pagina social https://www.facebook.com/VenerabileGiacomoGaglione/