Terza edizione di Rocchetta Wine fest
L’Associazione Pro Loco di Rocchetta e Croce – Presidente Ezio Russo, Vice presidente – Giovanni Izzo, segretario – Marco Pagliaro, consiglieri – Francesco Vito, Grazia Izzo, Domenico Melone e Valerio Martino, ha organizzato la terza edizione del “Rocchetta Wine fest” per sabato 5 e domenica 6 ottobre 2019. Gli organizzatori, encomiabili sotto ogni punto di vista, non hanno risparmiato risorse, energie, impegno e hanno “riempito”, nel migliore dei modi, le due serate che si annunciano intense, interessanti e gradevoli. Questi hanno previsto spettacoli canoro-musicali, portoni aperti, artisti di strada, mangiafuoco e domatori di serpenti. Per quanto attiene più strettamente all’ambito musicale le due serate saranno allietate dai complessi e dai gruppi musicali degli Acustici Groove di Teano, dei Tamborea di Bellona, da Gianpiero Elia di Calvi Risorta, da Gipsy Duo di Sparanise, da Antonello Musto di Pietramelara e da Salvy Cangiano di Piedimonte Matese. Il percorso enogastronomico è di altro spessore qualitativo: bracerie, piatti tipici, carni locali, specialità culinarie di ogni genere, caldarroste e dolci di diverse varietà, prodotti locali, brasserie e vini di marchio DOP: Telaro. Saranno funzionanti anche stand allestiti da macellerie di Pietramelara, Alife e Riardo e stand di dolci confezionati senza glutine nonché stand di prodotti ittici a cura di Vanda Mancini di Calvi Risorta.
Il tutto si svolgerà in uno dei borghi più antichi e piccoli della Campania (445 abitanti comprese le frazioni di Val d’Assano e Croce – 459 metri sul livello del mare) caratterizzato da vicoli unici e panorami mozzafiato. Il centro storico occupa completamente la cresta della collina che lo ospita, con una forma urbana tipica delle città medievali con il Castello che domina la valle e l’edificato. Oltre al Castello è interessante la chiesa patronale della SS. Annunziata, edificata nel XV secolo e l’interno conserva, nell’altare maggiore, un’Annunciazione datata 1800 e l’Eremo del monastero maschile di san Salvatore del Monte Caprario (857 metri sul livello del mare) del Massiccio del Montemaggiore, un tempo abbazia benedettina, sospeso per tre lati sul vuoto e l’unico varco è un passaggio ad Ovest guardato da un muro di cinta robusto circa un metro e ciò fa di san Salvatore un monastero-fortezza, struttura idonea a proteggere la comunità monastica ed i suoi beni dagli assalti durante tempi burrascosi.
Il borgo di Rocchetta nei giorni di sabato 5 e domenica 6 ottobre p.v. indosserà l’abito di festa e, certamente, richiamerà tantissimi visitatori provenienti dai centri della Comunità Montana di “Montemaggiore”, dell’Agro caleno, sidicino, sessano, capuano e di altri centri della provincia. Un plauso è doveroso rivolgerlo ai dirigenti e a tutti i soci della locale Associazione Pro Loco per essere riusciti a riproporre, per il terzo anno consecutivo, la manifestazione e ad irrobustirla, non poco, sul piano musicale, canoro, ricreativo e culturale.