Mario Peccerillo, 1924 – 1993, qualità e doti mai esplorate

La poetessa e pittrice Gemma Merola, nata e vissuta a Calvi Risorta fino al 1965 quando contrae matrimonio ed emigra a Roma, causa impegni lavorativi del coniuge. Dopo circa venti anni, 1986, riesce a ritornare nella sua agognata e amata Calvi Risorta, borgo nativo di Zuni, e riacquista la sua serenità e il suo equilibrio tuffandosi nella pittura e nella poesia. Attualmente, ottantaduenne, le sue precarie condizioni fisiche le impediscono di padroneggiare adeguatamente gli arti superiori e inferiori ma le sue facoltà intellettive sono rimaste integre e operose. Nella ricorrenza del 26° anniversario della nascita in Cielo di Mario Peccerillo, avvenuta il 15 ottobre 1993, Gemma Merola ha ritenuto doveroso e opportuno formalizzare delle sue personali considerazioni e riflessioni sul particolare “personaggio” e scrive “Voglio ricordare un personaggio di Calvi, vissuto negli anni della mia crescita. Un personaggio strano, complesso e difficile da capire. Soggiogato e, a volte, preso in giro per il suo handicap, non era comune, ma aveva una dote senza uguali: riusciva a ricordare giorno, mese ed anno di nascita e di morte di ogni individuo di Calvi. Ecco, lui sarebbe stato il classico soggetto da studiare per comprendere come funzionasse il suo cervello. Certo, non sta a me osar parlare di ciò, ma sono sempre stata assalita da questa curiosità. Mario Peccerillo, nato il 3 marzo 1924, si presentava come un ragazzone dalla testa rotonda, occhi di ghiaccio e sguardo diretto sempre in alto, quasi non si capiva dove guardasse, indossava dei pantaloni dal cavallo talmente alto che quasi arrivavano sotto le ascelle, erano retti da bretelle scombinate, lunghi sopra le caviglie. La sua camminata era traballante. Mi sono sempre chiesto e continuo a chiedermelo come poteva quest’uomo conoscere e ricordare le date di tutti i defunti, anche di quelli tumulati all’interno delle cappelle cimiteriali. E soprattutto, ricordare con dovizia di particolari e senza mai sbagliare, il giorno della nascita e della morte e di altri eventi significativi se non sapeva né leggere e né scrivere. Vorrei essere una persona che potesse decidere, purtroppo non lo sono, per poter ricordare Mario Peccerillo con l’intitolazione di una strada a questa “anagrafe vivente”, eliminando dediche di nomi assurdi sol perché ricchi signori”.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post