Maddaloni, al via gli appuntamenti con le Domeniche dell’Arte al Complesso De Commendatis

Dopo la pausa estiva tornano gli appuntamenti delle Domeniche nell’Arte promosse dal CAB della Diocesi di Caserta, guidato da don Valentino Picazio.
L’appuntamento è nuovamente a Maddaloni dopo lo scorso 5 maggio, occasione in cui si ebbe la visita guidata alla chiesa di Santa Margherita vergine e Martire e poi una passeggiata libera nell’antico borgo dei Formali alla scoperta dell’architettura dell’acqua. A fungere da Cicerone fu l’architetto Antonio Mereu del Comitato Re-Curo.
Questa volta l’appuntamento per la promozione della storia, dell’arte, dell’architettura e delle tradizioni del territorio maddalonese è concretata al complesso del Convento Santa Maria de Commendatis e Museo Civico , con la dott.ssa Maria Rosaria Rienzo già Direttore del Museo Civico ed oggi principale animatore dello stesso, ed in collaborazione con l’Associazione Culturale Musicale ONLUS “Aniello Barchetta” di Maddaloni, diretta dal Maestro Antonio Barchetta che periodicamente organizza visite guidate e/o organizza eventi nella chiesa del complesso monastico.
L’appuntamento è per domenica 27 ottobre 2019 dalle ore 15,30 alle ore 17,30.
Ad accogliere gli intervenuti, all’undicesimo incontro, in occasione della seconda edizione de “Le domeniche dell’arte” saranno oltre a don Valentino Picazio, responsabile del CAB diocesano, anche la dott.ssa Maria Rosari Rienzo e il Maestro Antonio Barchetta.
Si prevede un appuntamento imprendibile sia per la ricchezza d’arte, storia e religiosità che esprime il luogo ed ancora per la passione, la competenza e la preziosità della guida condotta dalla Cicerone Rienzo che è da decenni principale depositario della storia, dell’arte e delle tradizioni maddalonese.
Sarà interessante ascoltare l’evoluzione della chiesa di Santa Maria detta dell’Assunta, forse è da identificare con quella sorta in altro luogo per opera dei Verginiani (fondazione del convento nel 1178) e poi spostata (o ampliata) nel 1206 per ordine di Federico II. Questa, con il vicino ospedale (che è stato proposto possa essere quello occupato dai cavalieri Gerosolomitani) fu sede di una confraternita laicale di Disciplinati (battenti incappucciati) anche noti “Raccomandati” (da cui il titolo). È noto lo statuto della Congrega, la cui pergamena del XIV sec., già conservata nell’Archivio Diocesano di Caserta, dovrebbe attualmente essere esposta nell’appartamento del vescovo pro tempore di Caserta. La stessa è scritta in volgare. Sarà ancora più interessante sentire di quando la chiesa subì un importante ristrutturazione nel 1639, poco dopo l’ampliamento dell’ospedale (dal 1565 su committenza Carafa) e prima che fosse fondato un Convento (1660). Ed ancora degli altri restauri e abbellimenti che si ebbero all’atto dell’affidamento del convento alle Domenicane (1719) e nel 1860. La ricchezza artistica interna trova interessanti osservazioni anche esterne, infatti, la facciata è aperta da un profondo atrio (che sorregge il coro delle monache) dove è il portale (nella lunetta l’affresco con la Madonna del Soccorso con i devoti incappucciati (fine sec. XIV – primi del sec. XV). L’interno, poi, è a navata unica coperta da una volta sono affreschi con un ciclo cristologico. Il coro delle Monache (stalli e pavimento maiolicato) risale al ‘700. In sagrestia è un affresco dei primi del 1400 (Crocifissione con Maria e S. Giovanni). Nell’attiguo convento ha sede l’Istituzione Museo di Maddaloni. Qui dunque solo qualche anticipazione, aiutati dallo studio di Pietro Di Lorenzo.
Dell’annesso Museo Civico la dott.ssa Rienzo ha avuto modo di dichiarare: « è sito all’interno dell’antico Complesso Monastico di Santa Maria dei Raccomandati (de Commendatis) (XVI-XVIII sec.). Nasce e vive con l’obiettivo di salvaguardare la memoria della città di Maddaloni, coinvolgendo nel processo di conoscenza e di tutela soprattutto i giovani studenti e, per il loro tramite, le famiglie di origine.
Mediante pannelli didattici e oggetti, il museo racconta la storia e l’evoluzione del territorio di Maddaloni per l’evo antico (reperti archeologici dell’antica Calatia che sorgeva in prossimità di Maddaloni, dall’Età del Rame, 2800-1800 a.C., al III sec. d.C.), per il medioevo e l’età moderna, fino all’Ottocento. Oltre agli oggetti archeologici, sono di grande interesse le maioliche del ‘700 realizzate nelle officine di Maddaloni, le statue ed i dipinti del XVII e del XVIII sec. e gli oggetti (ex voto) in oro, argento e corallo provenienti dal santuario dedicato al patrono San Michele Arcangelo. Negli spazi espositivi del secondo piano si realizzano mostre d’arte contemporanea.
All’interno della sala polivalente vi è un piccolo bookshop con tutte le pubblicazioni del Museo Civico, cartoline e stampe di Maddaloni».
Per cogliere dal vivo tutto quanto solo accennato è necessario partecipare all’interessante appuntamento della Domenica nell’Arte di domenica 27 ottobre 2019.
L’invito all’iniziativa, oltre che a catechisti, insegnanti di religione, appassionati d’arte è rivolto a tutti i cittadini, essendo libero l’ingresso oltre che gratuito. Inoltre nel corso del pomeriggio sarà sorteggiato un libro da regalare a un partecipante offerto dall’Associazione Culturale Musicale ONLUS “Aniello Barchetta” di Maddaloni.
Per le altre info sul Cab si rimanda alla pagina social https://www.facebook.com/CABCASERTA/ e a quella dell’Associazione “Aniello Barchetta” https://www.facebook.com/groups/47574292469/.

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