La Giornata mondiale della gentilezza
Il Giappone è per tutti simbolo di educazione, rispetto e gentilezza, infatti l ’idea della Giornata della Gentilezza ha le sue origini proprio in Giappone grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo. Nel 1996 nel World Kindness Movement , il Movimento mondiale per la Gentilezza si è riunito in un numero di associazioni che di anno in anno hanno diffuso in ogni continente questa importante iniziativa ed è arrivato fino a noi oggi. Il concetto di gentilezza coincide con la disponibilità a comprendere i problemi del prossimo e a cercare di risolverli, ricevendone in cambio la soddisfazione di aver aiutato qualcuno, questo deve fare riflettere perché siamo orientati ad un mondo, nel nostro contesto sociale, con una enorme frattura sociale ed emotiva. Una più profonda e concreta diffusione della gentilezza fra i concittadini può significare rispetto delle regole, della cosa pubblica, dell’ambiente e delle persone, nel quadro di una più armonica convivenza tra gli uomini e le donne di questo pianeta in declino. La straordinarietà della gentilezza è un primo passo nella relazione con l’altro, e nella conoscenza di una persona a noi vicina o lontana, possiamo sperimentare la reazione della gentilezza. Di solito, si è gentili con una persona con la quale abbiamo molta confidenza, mentre le relazioni sono ben più complesse. Il consiglio è quello di adottare la gentilezza ogni giorno, non solo il 13 Novembre, cercando di trovare un modo più gentile di dire le cose. In famiglia, a scuola e sul lavoro l’argomento non è affatto scontato, prima di tutto è anche filosofico, da Platone al ‘bene comune’ di San Tommaso da Aquino, fino alla filosofia morale di Thomas Hobbes sostiene che l’egoismo è uno stato di natura, per arrivare poi alla pitiè di Jean Jacques Rousseau dell‘Emile’ che introduce alle moderne concezioni sul bene e sul male che ritroviamo nel XX°secolo. Essere gentili è dunque segno di cultura.